(D.Giannini) Ore 14 tutti in campo a Trigoria. Dodici giorni dopo si ricomincia. Ci eravamo lasciati a Bologna la sera del 21 dicembre, ci eravamo lasciati, soprattutto, dopo la più bella Roma di tutta la stagione. (…) Una sinfonia rara quella suonata al Dall’Ara, una superiorità schiacciante, una dimostrazione di forza vista raramente su un campo di calcio. Quella Roma era stata quasi (magari qualche gol in più sarebbe stato meglio) perfetta, una squadra da voler vedere di nuovo in campo, subito. E invece ci si è messa la sosta a spezzare il ritmo, col timore che ci si possa mettere un po’ a ritrovarlo, che durante le vacanze si possa aver perso almeno parte di quello strepitoso stato di forma fisica e mentale di metà dicembre. Oggi alle 14, nel momento in cui la squadra tornerà in campo, si comincerà a capire se certi timori non avevano ragione di essere, se i “compiti a casa” dati da Luis Enrique e dal suo staff ai giocatori per non perdere lo smalto saranno stati fatti. In ogni caso non ci sarà una nuova mini preparazione, come quelle che stano facendo ad esempio il Milan e la Juventus al caldo di Dubai. (…) Oggi ci saranno le operazioni di peso, i test atletici per capire il reale stato di ogni calciatore, poi si riprenderà a lavorare come se nulla fosse, come se questi 12 giorni non ci fossero stati. E si siprenderà subito intensamente, perché dietro l’angolo ci sono 3 partite nel giro di 7 giorni. Si parte domenica con il Chievo (alle 15, una rarità), poi mercoledì c’è la Fiorentina in coppa e sabato il Catania. Fortuna che Luis Enrique potrà fare affidamento praticamente su tutta la rosa. Perché almeno a questo la sosta è servita. TorneràGago, che già a Bologna era in panchina, torneranno Kjaer e Borini. E ci sarà anche Nico Lopez che da oggi si allenerà con la prima squadra. La sensazione e comunque che, almeno nella prima di queste tre uscite ravvicinate, ci possano essere poche novità, magari con il rientro in campo proprio di Gago, forse anche quello di Josè Angel in una difesa che pure era andata alla grande con Rosi e Taddei esterni e Juan e Heinzecentrali. Insomma, una Roma molto simile a quella di Bologna. Se possibile anche nel gioco.