G-L1M4S2TMG9
Il Cialis è noto per il trattamento della disfunzione erettile, migliorando il flusso sanguigno e facilitando l'erezione. Questo effetto benefico è apprezzato non solo in ambito medico, ma può anche influenzare positivamente altri aspetti della vita quotidiana. Per esempio, nel contesto sportivo, un miglioramento della circolazione può aiutare a ottimizzare le prestazioni e la resistenza. Il Cialis, quindi, può avere applicazioni sorprendenti al di là del suo uso principale. Per chi cerca un approccio discreto, è possibile acquistare Cialis online senza ricetta con facilità e privacy.

CORRIERE DELLO SPORT. Totti, la Lazio è più lontana

Francesco Totti

(R.Maida) La bici, il lago, un gelato e un cappuccino. Luis Enrique ha vissuto an­che la seconda giornata di riposo del wee­kend della Roma da sportivo normale, in compagnia dei collaboratori Llorente e Moreno. Una pedalata dall’Olgiata a Brac­ciano, passando per gli sterrati del magni­fico parco di Martignano, incitato dai tifo­si che gli hanno dato indicazioni sul per­corso; infine una sosta al bar «per recupe­rare » come ha scritto lui su Twitter: «Già sono pronto per il derby: forza Roma!» .

IL DUBBIO –Invece non è pronto Francesco Totti, il cui problema è tutt’altro che sem­plice da risolvere in vista di domenica. Nove giorni do­po lo stop contro l’Atalanta, Totti ha quasi risolto la le­sione muscolare alla coscia destra. Quasi, perché attra­verso le sedute di tecar-te­rapia e i massaggi di Silio Musa, la piccola smagliatu­ra sta scomparendo. Ma adesso a preoccupare la Ro­ma è un fastidio sotto al glu­teo, sempre dalla parte de­stra, che non gli consenti­rebbe di calciare senza sen­tire dolore. La sensazione dei medici è che Totti sa­rebbe sicuramente rimasto fuori se la prossima partita non fosse stata contro la Lazio. E’ lui quin­di che spinge per giocare. Si farà il possi­bile per restituirgli una condizione accet­tabile. Senza però correre rischi di ricadu­te che allungherebbero la sua assenza a tempo indeterminato.

IL PROGRAMMA –Ieri Totti si è riposato in famiglia. Oggi pomeriggio tornerà a Tri­goria con tutta la squadra e, se la gamba lo consente, proverà a correre sul tapis­roulant. Sarebbe un primo segnale inco­raggiante. Nei prossimi giorni poi è pre­vista una visita di controllo a Villa Stuart, la clinica poco lontana dallo sta­dio dove è stato seguito in questi anni, dagli infortuni alle ginocchia alla frattu­ra

LE ALTERNATIVE –In questi giorni Luis Enri­que studierà le possibili alternative. Le idee sono tre, in ordine di logica: 1) Pjanic avanzato sulla trequarti con l’inserimento di Pizarro, come nel secondo tempo di Ro­ma- Atalanta; 2) Bojanal centro, come contro lo Slovan Bratislava, e la promo­zione di Borini o Borriello accanto a Osvaldo; 3) il lancio a sorpresa di Lamela, che confida nel debutto italiano già nel derby.

FELICITA’ BOJAN –Proprio Bojan ha raccon­tato i suoi primi mesi romani al giornale Sport,che ha molti lettori in Catalogna. Belle le sue parole per il Barcellona, casa sua, ma anche per la Roma.« Sto sempre meglio nella mia nuova vita– ha detto Bojan –mi sto adattando ogni gior­no di più. Sono una perso­na sensibile ai cambiamen­ti e li ho avvertiti più di al­tri. Ma ora gioco a calcio e sono contento ». Contro l’Atalanta ha anche segnato il suo primo gol in serie A:«Al di là del gol, le cose van­no bene perché sto recupe­rando la sensazione di es­sere importante per una squadra. Ho giocato tanti minuti e mi sto allenando con impegno per ritrovare fiducia in me stesso. Ecco, la fiducia era un po’ manca­ta negli ultimi tempi in Spagna. E quando non ti senti bene, non sfrutti al meglio le tue qualità ». Il suo futuro resta incerto, perché la Roma lo ha preso in prestito:«Il Barcellona è grande: lì sono stato molto felice perché ho imparato a vivere. Co­munque vada sarò sempre un tifoso blau­grana. Ma il presente mi ha portato qui, in un ottimo club dove lavoro sapendo che posso giocare ogni settimana. Il mio obiet­tivo adesso è divertirmi. Poi può succede­re di tutto: posso restare alla Roma, posso tornare al Barcellona o addirittura anda­re in un’altra squadra ».

Top