(A.Catapano) Da oggi pomeriggio, ripresa dei lavori a Trigoria dopo undici giorni di vacanza, le chiacchiere staranno di nuovo a zero sul conto di Daniele De Rossi, appena rientrato da un viaggio a New York: l’azzurro, nel bene o nel male, sarà il protagonista della prima parte del nuovo anno romanista. Quanto ancora durerà il tormentone sul rinnovo del contratto, se giorni o mesi, dipenderà da una serie di fattori, non ultimo il tentativo che farà con lui James Pallotta, probabilmente il giorno della Befana (…). Ha in agenda la prima visita ufficiale a Trigoria — nel corso della quale, appunto, si intratterrà con De Rossi — e la visione allo stadio Olimpico di Roma-Chievo, in programma l’8.
PRIMO APPUNTAMENTO? Ieri, le chiacchiere davano per già fatto l’incontro tra il patron americano e il centrocampista. Teatro della chiacchierata sarebbe stato il Boston Garden, venerdì scorso, a margine della vittoria dei Celtics su Detroit. De Rossi avrebbe assistito alla partita in compagnia della fidanzata, invitato da Pallotta in persona, e al termine si sarebbe intrattenuto anche con Kevin Garnett, stella della squadra e prossimo testimonial/azionista della Roma. Contorta la genesi della segnalazione: messa in rete da un sito americano, pizzicata da un portale romanista, rilanciata da Sky e, a quel punto, ripresa da tutti gli organi di informazione. Fu vera notizia o trattasi, appunto, di una semplice chiacchiera?
SE CI RIPENSA… Ha molta più consistenza l’ipotesi che nella proposta contrattuale della Roma — quinquennale da oltre sei milioni netti tra stipendio fisso e facili premi, alcuni legati perfino alle presenze in Nazionale — sia stata inserita una clausola rescissoria di 20-25 milioni. Notizia uscita ieri e confermata dai vertici del club. La clausola consentirebbe a De Rossi una via di fuga abbastanza agevole nel caso in cui a giugno capisse che il progetto giallorosso non fa per lui o non soddisfa la sua ansia di vittorie. In cambio, il club otterrebbe la firma sul rinnovo alle cifre pattuite fin qui, senza ulteriori rilanci (…). Impossibile decifrare, al momento, il suo parere. Se, quindi, la mossa risulterà vincente. Oppure, se Sabatini dovrà davvero dirottare su un sostituto alla Casemiro. Resta il timore che la Roma continui a fare i conti senza l’oste: perché De Rossi dovrebbe precludersi la possibilità di liberarsi a costo zero e strappare così un ingaggio ancora più alto da Manchester City, Chelsea, Real Madrid, Paris Saint Germain o Milan, le stelle europee che da un po’ gli fanno la corte? L’idea di non fare troppo male alla squadra in cui è cresciuto e per cui fa il tifo, e la possibilità di tornare a Roma e viverci serenamente quando smetterà, sono due buoni motivi. E 20-25 milioni sembrano cifre tutto sommato accessibili per le disponibilità di quei club.
COME FINIRA’? Qualcosa in più si capirà alla fine delle feste. Il giorno della Befana è in programma a Trigoria l’incontro tra De Rossi e Pallotta. Quello vero. E a quel punto poco importerà se i due si sono già presentati a Boston.