(G. Giubilo) Non c’è trippa per gatti, lo dico con dispiacere, da innamorato senza riserve della mia dolcissima micetta. A sentire i rintocchi di campane a festa, da Milano e da Roma, sembra che sull’impero juventino stia per tramontare il sole. Berlusconi, con supporto cinese, è riuscito perfino a persuadere i farlocchi che Ibra in rossonero era quasi affare fatto. Dall’Inter una raffica di nomi, ottimi giocatori ma la ricerca del top player è una pratica tuttora inevasa, siamo ad altri tentativi da aggiungere a tutti quelli della passata stagione. Sul mercato c’è anche la Roma, Sabatini si sta muovendo bene, rimpianti per l’addio a Gervinho, non certo per quello a Doumbia, che nel campionato russo definito «lento» da Capello o altrove potrà ritrovare l’orticello smarrito, Nainggolan sarà l’acquisto di punta, il ritorno di Bertolacci potrebbe rivelarsi utile pedina di scambio. Resta l’attenzione per Bacca, anche se il colombiano del Siviglia è vicino ai trent’anni.
Questi i termini della caccia alla Juventus, appena riaperta. Un paio di problemini ci sono, per Allegri e Marotta, quel Tevez innamorato della Bombonera, quel Vidal sfasciacarrozze. Ma si deve preoccupare davvero chi ha aperto la sua stagione con l’arrivo del giovane più costoso, Dybala, al quale ha aggiunto Khedira, nazionale tedesco, il gigante croato Mandzukic, tino dei due gioielli del Sassuolo, Berardi o Zaza, Neto secondo di Buffon? E tutto questo avendo per ora blindato il suo pezzo più prezioso, quel Pogba che, se dovesse partire, garantirebbe un tesoro da spendere.