Torna la rubrica di GazzettaGialloRossa.it che analizza i Top e Flop della rosa romanista in occasione della prima due giorni del ritiro di Pinzolo (6-11 luglio 2015).
+++ Paredes: il centrocampista argentino, dopo una stagione fra bassi e pochi alti, si è presentato in condizioni ottimali al ritiro di Pinzolo. Incredibile la crescita fisica dell’ex Boca, cresciuto muscolarmente e in altezza, mantenendo tuttavia l’ottima tecnica che lo ha sempre contraddistinto, senza perdere una discreta velocità. Crescita muscolare che potrebbe tornare utile anche a livello tattico, in una zona del campo dove una spallata o un contrasto vinto può fare la differenza.
++ Mapou Il gol nel derby ha consegnato al ritiro di Pinzolo uno Yanga-Mbiwa rigenerato. Più sicuro a livello tecnico, tracotante a livello fisico. Il carisma del francese, pronto a giocarsi il posto con Castan, tornerà utile a Garcia, che ha sempre puntato su di lui. Scherzando, qualcuno in tribuna lo ha promosso “da Zebina a Thuram”.
+ D’Urso & Calabresi Fra la pletora di giovani presenti al ritiro giallorosso, spiccano D’Urso e Calabresi. Il primo mezzala dinamica, intelligente tatticamente dal piede educato. Il secondo, difensore centrale dal buon fisico ma anche dalla discreta corsa, preciso e deciso negli interventi difensivi. Purtroppo il biondo centrocampista retino ha probabilmente finito con un giorno d’anticipo il suo ritiro dopo un colpo subito durante il torello.
– Sanabria Talento, qualità atletiche, tecnica individuale e innato senso del gol sono tutte caratteristiche insite nel suo bagaglio personale. Ma come recita una vecchia pubblicità, “il talento e nulla senza controllo”, ovvero se non si riesce a mettere insieme tutti i pezzi del puzzle si rimane un giocatore fine a se stesso e poco utile alla squadra. In questa prima parte di ritiro, il ragazzo sempre ancora “leggerino” per prendersi la responsabilità di un posto fra i grandi. Ora la domanda è: conviene farlo giocare o magari farlo crescere alle spalle di grandi giocatori come Dzeko e Totti? A Garcia l’ardua sentenza.
– – Cole Cartina tornasole della sua condizione è l’affaticamento muscolare accusato dopo l’esercitazione sui 1500 metri di giovedì. Nonostante più di qualcuno abbia asserito il fatto che si sia presentato in forma smagliante, l’inglese resta un giocatore fuori contesto per una squadra di vertice. Prima parte, meglio è.
– – – Assenza di schemi da calcio piazzato Dopo tempo immemore finalmente si inizia a lavorare sulle palle inattive. Unico problema è che sono serviti 32 minuti e tentativi incalcolabili per centrare la porta e ancor di più per trovare il gol. La confusione ha regnato sovrana per tutto l’esercizio. Ci sarà tanto da lavorare.
Giovanni Parisi&Angelo Papi