(D.Stoppini) – Passano le ore, i giorni, le settimane. Passa il mercato della Roma e la musica si aggiorna, si sincronizza. Work in progress , anche in porta. Non una sensazione, qualcosa di più di un semplice post Roma-Real Madrid: Morgan De Sanctis sta pian piano tornando al centro della nuova Roma. Non è un rigore, non è neppure una parata contro Cristiano Ronaldo e compagni ad accompagnare quella che è più di una semplice operazione matematica. De Sanctis ha tutto, al momento. Ha la fiducia di Rudi Garcia. Ha uno spogliatoio dalla sua. Ha un buon rapporto con i quadri dirigenziali di Trigoria. Ha la maglia della Roma addosso, un vantaggio non da poco.
ROMERO “DEVIL” – La maglia che si è sfilato Skorupski, finito a parare all’Empoli con un biglietto di andata e ritorno. La maglia che nessun altro portiere ancora è riuscito a indossare, quella a cui più di tutti si è avvicinato Sergio Romero. La Roma lo aveva di fatto bloccato: l’argentino era virtualmente un giocatore giallorosso, ma il d.s. Sabatini non ha mai affondato il colpo. E qui si è inserito il Manchester United, pare pure in maniera definitiva. L’argentino — scrivono in Inghilterra — è atteso a Manchester a stretto giro di posta per le visite mediche e la firma con i Red Devils. E la Roma? Resta in attesa, concentrata al momento su altri tavoli. Sabatini sarà pure un amante dei casinò, ma tra attaccanti e terzini sinistri il discorso portiere è al momento scivolato in seconda fila.
ESCALATION – E qui, in questo mercato che fatica a decollare, De Sanctis ci sguazza. Para, para i colpi, i tiri e i – potenziali rivali per il posto da titolare. Perché lì dietro l’evoluzione dei pensieri a Trigoria e dintorni è quotidiana. Si era partiti dalla fine dello scorso campionato: a Roma arriverà un sicuro titolare, De Sanctis farà il vice di lusso, questo era il sentire comune. Tanto che l’agente del portiere aveva pure fatto intendere pubblicamente che la cosa non avrebbe fatto molto piacere a De Sanctis. Mal di pancia alle viste, primi sintoni già evidenti. Poi, cambio di rotta. Della trattativa Romero s’è già detto. L’argentino sarebbe arrivato lasciando di fatto un interrogativo aperto su chi sarebbe partito tra i pali al «pronti e via». Era, in pratica, un giocatore col quale De Sanctis si sarebbe giocato apertamente il posto.
CHI ARRIVA? Ed è il profilo di portiere che la Roma continua a cercare: un potenziale titolare, non un titolarissimo. E allora ecco tornare d’attualità il nome di Mathew Ryan, australiano (ma comunitario) del Bruges, che a Trigoria hanno fatto seguire a lungo. Sabatini ha sul tavolo un lungo elenco di relazioni sul ragazzo, assistito dagli stessi agenti che hanno portato alla Roma Daniel Da Silva. I contatti non si sono mai interrotti, ma al Bruges è già arrivata un’offerta del Valencia. Non c’è troppo tempo da perdere, se a De Sanctis si vuole affiancare un rivale vero da sfidare.