(D. Stoppini) – Che non avesse la minima voglia di lasciare Roma, s’era già capito da tempo. Però Ashley Cole ha deciso di metterlo nero su bianco — non sia mai qualcuno avesse dei dubbi — in un’intervista a Herald Sun, tabloid di Melbourne. «A Roma vivo libero come un uccello — ha detto —. So che la mattina non avrò problemi, che su di me non ci saranno storie spazzatura se la sera prima sono andato in discoteca». Dolce vita, dura abbandonarla a fronte di un contratto che dice scadenza 2016.
Perché rinunciare? E infatti Cole non rinuncia: «La cultura inglese è esagerata, in Italia c’è uno stile di vita più rilassato: vai a cena fuori, ti gusti un bicchiere di vino. In Italia è accettato fumare, in Inghilterra vieni crocifisso. Per questo un anno fa ho accettato l’Italia, nonostante le molte offerte dalla Premier League. Forse la Serie A è un campionato più fisico, quanto sono arrivato non ero pronto. Ma il campo è stato il miglior luogo dove rispondere alle critiche». Oddio, qualche risposta deve ancora arrivare. Per ora bisogna accontentarsi di un cenno di ripresa, contro il Real Madrid. Ancora poco, pure per una cultura meno…esagerata come quella italiana.