Esclusa l’esperienza con il Milan, i numeri di Mattia Destro nel corso delle ultime due stagioni e mezza alla Roma sono importanti: il centravanti giallorosso ha giocato 3157 minuti in campionato, che sommati fanno 35 partite complete. All’attivo l’attaccante ascolano ha 24 gol fatti, il che significa una media di 0,7 gol a partita. In pratica due realizzazioni ogni tre partite. Tra le medie più alte d’Europa.
Rifacendosi dunque alla matematica, il dato è che Destro segna. Nel campionato italiano è ormai una certezza. In tutti i modi: di rapina, di testa, di fisico, di astuzia, ma anche da 40 metri come contro il Verona: l’esito è sempre quello, portiere battuto e rete che si gonfia. Inoltre, Destro è l’attaccante più prolifico della gestione Garcia: 18 le reti segnate nelle due stagioni con al timone il tecnico francese (13 gol il primo anno, 5 da agosto a gennaio della scorsa stagione), 2 reti in più di Francesco Totti, fermo a 16 centri (8 reti in entrambe le stagioni). Eppure l’amore tra Destro e Garcia non è mai scoccato.
Eppure Destro è sempre stato (e continua ad essere) al centro delle polemiche, forse anche per un attaccamento alla maglia mai profondamente dimostrato. Dato di fatto fu che a gennaio la società preferì farlo partire in prestito al Milan, è vero che non ha brillato, costringendo la società a trovarne un sostituto, che ad oggi sappiamo essere stato Seydou Doumbia.
Di Matteo Isidori