(D.Galli) Il primo giorno vero di lavoro non è stato il 2 gennaio. È stato ieri. Un’ora e trequarti di seduta, riscaldamento, scatti, ripetute, torello, esercizi di tiki-taka versione 2.0. Più la consueta partitella finale cheLamela non ha portato a termine per una botta alla caviglia. Una seduta tostissima. La squadra un po’ se l’aspettava. Lunedì i ritmi dell’allenamento erano stati blandi, troppo blandi per un gruppo che ormai conosce bene i rigorosi metodi di lavoro di Luis Enrique. «Ci ha fatto il c…», commentava ieri qualche giocatore. (…) Quasi due ore. Una spremuta di energie. Il giorno prima, il tecnico aveva riportato il gruppo alla realtà con le parole. Un discorsetto lieve, un memorandum, una specie di: vi ricordate che le vacanze sono finite e che prima avevamo vinto a Napoli e Bologna? Così, tanto per non dimenticare. E ieri Lucho ha tradotto le parole in fatti, opere e azioni. Prima di iniziare i test atletici, c’è chi si è costituito. Meglio confessare di aver esagerato con panettone e torrone prima di fare i test e venire poi incriminati per un reato gravissimo (si fa per dire). Quello di “lesa tenuta atletica”. (…) Taddei è stato uno dei migliori, assieme peraltro al solito Rosi. Rodrigo si è allenato parecchio anche in vacanza. Luis Enrique non lo aveva chiesto come condicio sine qua nonper andarsene al mare, ma è ovvio che un comportamento del genere gli ha fatto un enorme piacere. Non a caso, Rodrigo si è inventato un eurogol quasi da centrocampo (centrocampo, ma chiaramente mica all’Olimpico) in partitella. De Rossi, che ha accusato un piccolo risentimento muscolare, e Cassetti hanno svolto del differenziato. Pizarro si è invece allenato regolarmente assieme al resto della squadra. Sarà pure in odore di Juve, ma il Pek a Trigoria si sta dando da fare come se nulla fosse. È calato il gelo quando in partitella Lamela ha alzato bandiera bianca. Giocando una partita di beneficenza in Argentina, l’attaccante aveva ricevuto un colpo alla caviglia sinistra. La Roma non è stata contenta. Per fortuna, non è nulla di grave. Eirk dovrà smaltire le conseguenze di un pestone, dicono a Trigoria. Oggi e domani si replica alle 14, per la Befana tutti in campo invece alle 10,30. Un regalo dello staff tecnico per venire incontro ai giocatori. E alle loro famiglie. Kjaer e Borini sono rientrati. Ma il vero grande ballottaggio per il Chievo potrebbe essere quello tra Gago e Simplicio. Si può immaginare una formazione con Stekelenburg tra i pali, linea difensiva composta da Rosi, Juan, Heinze e Taddei, centrocampo formato da De Rossi, Pjanic e Gago. In attacco non dovrebbero esserci sorprese: Totti-Osvaldo-Lamela. Anche se Bojan vorrebbe tornare ad avere un’opportunità. Chissà.