“No al Razzismo“. Questo è il motto della UEFA. Nel corso delle trasmissioni televisive e negli stadi si sente di continuo in ogni manifestazione del calcio europeo, che proclamano questa frase in tutte le lingue. Per la UEFA è estremamente importante. Ma per i tifosi della Lazio, ovviamente, non vale questa regola.
Nella prima metà del playoff di Champions League tra Lazio e Bayer Leverkusen (Risultato: 1: 0), i giocatori del Bayer Jonathan Tah, Karim Bellarabi e Wendell sono stati ripetutamente insultati con cori razzisti.
L’arbitro Jonas Eriksson ha risposto. L’annunciatore dello stadio Olimpico ha invitano i tifosi laziali a comportarsi onestamente verso le stelle del Bayer, pena la sospensione della partita.
I tifosi della Lazio sono noti per la loro razzismo. Particolarmente noto è il gruppo degli “Irriducibili Lazio”, soprattutto i tifosi di orientamento fascista. Un membro è l’ex laziale Paolo Di Canio (47 anni), che ha mostrato spesso ai tifosi il “saluto romano” dopo i suoi gol.
Fonte: bild.de