(M. Cecchini) – Non si sono sentiti tappi di spumante volare a Trigoria dopo il sorteggio di Champions League, ma la soddisfazione per il sorteggio è palpabile. Non solo dal punto di vista tecnico, ma anche da quello mediatico. Comprensibile. Totti contro Messi, Luis Enrique che ritrova la Roma, Rudi Voeller che – dopo aver eliminato la Lazio – sfida la sua storia giallorossa: tutti elementi che, da soli, basterebbero per dare fondamenta a mille storie. Basti pensare, ad esempio, che tre settimane fa la maglia scambiata fra il capitano romanista e Sua Maestà Leo, opportunamente autografata, è stata messa all’asta da «Roma Cares» e venduta per diecimila euro.
OCCHIO AGLI EX Nessuna sorpresa, perciò, che Totti lasci trapelare la sua soddisfazione per la sfida che incombe. «Tutte le partite di Champion League hanno un atmosfera affascinante, ma quelle con il Barcellona ancora di più – spiega – Certo, occorre ricordarsi però come i gironi siano tutti impegnativi e pieni di insidie.Dovremmo affrontare tutte le partite con attenzione e concentrazione massima». A cominciare appunto dall’esordio (casalingo) contro il Barcellona, visto che nell’amichevole di pochi giorni fa la Roma perse 3-0 al Camp Nou senza tirare neppure una volta in porta. Quasi uno spettatore non pagante. Occhio poi a non confidare nella benevolenza di Luis Enrique, la cui esperienza giallorossa è stata tanto formativa quanto dolorosa. D’altronde gli ex storicamente è difficile che facciano sconti. Ricordiamo infatti che nel 2004 Voeller, fresco di dimissioni dalla panchina della Roma, da dirigente del Leverkusen batté la squadra di Delneri in casa, andando poi a pareggiare all’Olimpico. Ovvero: se succedesse anche stavolta sarebbe un mezzo disastro. Dalla squadra dell’ex Jedvaj ci aspetta (teorica) malleabilità. Il d.g. Baldissoni ricorda: «Luis Enrique e Voeller hanno scritto pagine importanti. Il girone teoricamente è abbordabile, ma solo sulla carta».
GARCIA APRE Rudi Garcia predica attesa. «Intanto c’è il campione in carica, il Barcellona, e sarà un piacere vederlo all’Olimpico. Cercheremo di fare molto meglio rispetto all’amichevole. Il Bate Borisov l’ho già affrontato, passando il turno: è una squadra che prende punti alle grandi, nel 2012 aveva vinto anche contro il Bayern Monaco. Siamo contenti di non incontrare il Bayern, per il momento. Speriamo di affrontarli in seguito. Il Leverkusen ha tanti buoni giocatori, l’abbiamo visto anche mercoledì sera contro la Lazio. Mi sembra un girone comunque aperto, dietro al Barcellona ovviamente. Il calendario sarà importante, per non giocare d’inverno in Bielorussia». Accontentato, anche se l’allenatore Ermakovic giura di voler essere «la mina vagante» del girone.
ATTESA PALLOTTA L’ultima virata è sulla Juve. «Champions impegnativa. Noi abbiamo il vantaggio di aver pescato il Leverkusen nella seconda urna, così abbiamo potuto evitare Borussia e Wolfsburg. Ora aspettiamo i bianconeri. Sarà una grande partita. E ai nostri tifosi dico che siamo più forti con loro. Il loro sostegno è fondamentale». Insomma, un appello agli ultrà che hanno minacciato lo sciopero del tifo. Una cosa è certa: questo non succederà il 16 settembre quando all’Olimpico scenderà in campo il Barcellona. Magari avendo in tribuna anche il presidente Pallotta, che dice: «Ci divertiremo». E potrebbe sbarcare a Roma per l’esordio in Champions. Non si giocherà al Colosseo come un giorno aveva auspicato di sfidare i catalani, ma potrebbe essere bellissimo lo stesso .