(A.Pugliese) – «Io riparo, non guarisco. Sono soddisfatto di come è andato l’intervento, ma la medicina non è matematica. per dire se è riuscito dovremo aspettare due mesi». A parlare è Pier Paolo Mariani, il chirurgo che ieri ha operato Kevin Strootman a Roma, per una revisione chirurgica al legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Un’ora e venti di intervento, con una porzione di un centimetro di tendine rotuleo del ginocchio destro con cui Mariani ha riposizionato in asse il legamento sinistro.
L’INTERVENTO Per il centrocampista olandese quello di ieri è stato il terzo intervento di un calvario senza fine, iniziato il 9 marzo 2014 e, si spera, quello di ieri sia l’ultima tappa verso la guarigione. Nella prima operazione, quella effettuata in Olanda dal prof. Cornelis Van Dijk, qualcosa sembra non aver funzionato al meglio (anche se dall’Olanda anche ieri smentivano tale ipotesi), tanto che prima dell’intervento di ieri Strootman non riusciva ancora a caricare sul ginocchio, mancando di circa dieci gradi la sua totale estensione. Mariani, invece, ha trovato in buone condizioni la cartilagine, oggetto del secondo intervento, quello del 30 gennaio scorso. Mentre ha dovuto lavorare un po’ per risolvere il problema dell’occhio di ciclope (tessuto fibroso), anche quello ritoccato nel secondo intervento. «A causa della mancanza di potenza nella gamba sinistra non posso competere ad alto livello — ha scritto Strootman prima di entrare in sala operatoria — Farò di tutto per tornare in campo prima possibile».
IL RECUPERO Quando tornerà? «Difficile dirlo, stiamo parlando di un giocatore che viene da un anno e mezzo di inattività — dice Mariani, che ha operato ascoltando musica di Whitney Houston e Frank Sinatra — Fosse stato il primo intervento, mi sarei sbilanciato su febbraio-marzo. Di certo tornerà a giocare. Adesso gli step della riabilitazione saranno decisisi da me e dalla staff medico della Roma». Ieri presente al gran completo: Del Vescovo, Riepenhof e Norman. Strootman ora resterà per qualche giorno a Villa Stuart, poi verrà dimesso. Escluso anche dalla lista Champions, l’olandese ha ricevuto tanti messaggi di affetto: Castan, Nainggolan, Dodò, Paredes, Garcia, Verde, Iturbe e Totti, che ha scritto: «Siamo tutti con te! I campioni come te sono veri gladiatori, non mollano mai. Ti aspettiamo amico mio. Il tuo aiuto sul campo è troppo importante. Per noi tu sei la Roma nell’Animo e nel Core». Ora non resta che sperare che l’incubo sia davvero finito.