(D.Giannini) – Crack. Osvaldo si ferma, infortunio a flessori della coscia destra e adesso la ripresa del campionato in casa Roma viene vissuta con una certa apprensione. Quando si dice la sfortuna: sembrava una tranquilla giornata di allenamento invernale, una seduta intensa, come quella di martedì, ma niente di più. Ultimi minuti di partitella, allenamento praticamente terminato, l`attaccante italo-argentino fa un dribbling, accenna uno scatto e poi la smorfia prima di cadere a terra dolorante. Attorno a lui un capannello di compagni, dopo qualche minuto Osvaldo lascia il campo, ma non sulle sue gambe, bensì a bordo di una delle macchine elettriche dei campi di Trigoria. Non un bel segnale. E la conferma che l’infortunio è piuttosto serio arriva dal comunicato diffuso dalla società nel primo pomeriggio che spiega come il giocatore abbia «abbandonato anticipatamente la seduta a seguito di una sospetta lesione ai flessori della coscia destra la cui entità verrà valutata nelle prossime 48 ore». Sì, perché pronosticare immediatamente la durata dello stop è compito arduo. E non hanno tranquillizzato granché i tifosi neppure le parole del procuratore del giocatore, Dario Decaud, che a Retesport ha spiegato: «Non c’è nessun interessamento ai legamenti del ginocchio. Domani (oggi, ndr) Osvaldo effettuerà gli esami medici. Ora come ora non posso dire se è uno strappo o uno stiramento». Oggi dunque si potrà fare una diagnosi esatta e capire per quante partite la Roma dovrà fare a meno del suo attaccante più in forma, quello che aveva fin qui segnato di più e che sembrava pronto a farlo ancora. Sempre oggi si comincerà a capire quali scelte farà invece Luis Enrique per sostituirlo, anche alla luce della cessione appena ufficializzata di Borriello. Oltre al danno, la beffa, verrebbe da dire. (…) Contro i gialloblù veneti le scelte in avanti sembrerebbero dunque obbligate con Totti (che anche ieri era stato schierato in coppia con Osvaldo in partitella) e Bojan davanti e Lamela sulla trequarti. A meno che non possa essere il giovane argentino a giocare in una posizione più avanzata con il capitano alle sue spalle. Questa è la soluzione più immediata, la più semplice, ma non l’unica. Perché Luis Enrique potrebbe anche scegliere diversamente approfittando dell’abbondanza a centrocampo dove non manca nessuno. E allora potrebbe essere avanzato Miralem Pjanic sulla trequarti con De Rossi, Gago e uno tra Perrotta, Simplicio e Greco a centrocampo. Insomma, una situazione difficile, ma non drammatica. Se attacco e centrocampo andranno decifrati nei prossimi allenamenti, meno problemi ci sono per la difesa, dove pure qualche dubbio è ancora presente. Non tanto al centro, dove, pur con il recuperato Kjaer, dovrebbero essere ancora Juan e Heinze i titolari, quanto sulle fasce. Dove, come al solito, sono in tre a contendersi due maglie. I favoriti restano Rosi e Taddei, in gran forma prima della sosta e, a quanto pare, anche alla ripresa. (…)