(C. Zucchelli) La strada l’aveva tracciata alla vigilia, in tutti i sensi: Daniele De Rossi, da Trigoria, aveva lanciato il messaggio forte e chiaro. Aveva detto che la Roma doveva giocare «unita e compatta» e la squadra l’ha preso in parola. Aveva detto che la Sud, se avesse scioperato, meritava «rispetto perché si tratta di una protesta civile» e i tifosi, anche in questo caso, lo hanno preso in parola. È stata una notte da ricordare, quella del capitano di ieri, il primo ad abbracciare Florenzi dopo il gol, il primo ad abbracciare Garcia al fischio finale: «Questo punto vale tantissimo, per l’orgoglio nostro e dei tifosi che temevano un’imbarcata come lo scorso anno».
CIAO BAYERN – Il fantasma del Bayern Monaco dei marziani, di una Roma riportata con 7 gol sulla terra, è archiviato. E pazienza se per farlo la Roma si è dovuta snaturare, sacrificarsi, chiudendo con appena il 30% di possesso palla. La lezione di un anno fa è servita, e De Rossi, petto in fuori e sorriso dei giorni migliori, ammette: «Quella del 2014 era un’altra Roma, una giornata storta ci sta, stavolta siamo stati più attenti e accorti. Soffrire contro il Barcellona è normale, ma anche se abbiamo sofferto abbiamo avuto anche occasioni per ripartire». Il punto di ieri vale tantissimo, ma De Rossi, che conosce come nessuno l’ambiente di Roma, già pronto a volare, invita tutti alla prudenza: «Il pareggio non è come una vittoria perché poi alla fine i punti sono quelli, il girone sarà combattuto e difficilissimo, però giocarsela così con i campioni d’Europa è stato bello». Nainggolan fa un’analisi più tecnica: «Sì, potevamo fare di più in fase offensiva, ma è anche vero che abbiamo speso molto per difenderci. Dobbiamo crescere come gioco ma abbiamo dato tutto», spiega il centrocampista che aggiunge: «Magari il punto peserà anche di più allafine del girone…».
HAPPY TONI – Felice Cristian, felice anche Toni Rüdiger, come dice il suo hashtag #happytoni: «Un punto contro i detentori del titolo nel mio primo match di Champions. Grazie a tutti quelli che hanno creduto in me», ha twittato il difensore tedesco, apparso in ben altra forma rispetto alla partita contro il Frosinone. Nello spogliatoio è stato uno dei più sorridenti, ma non è che gli altri compagni, lasciando lo stadio, fossero da meno. Varrà anche un punto, come ha giustamente detto De Rossi, ma la sensazione è che il pareggio coi fenomeni del Barça, per la Roma, valga davvero oro.