Nel calcio, quello del portiere, è forse il ruolo più difficile e delicato, un ruolo in cui il margine d’errore concesso è minimo. Un ruolo in cui sbagliare è vietato e per difendere i propri pali ci vuole la massima concentrazione per tutti e ’90 i minuti. Ed è forse per questo che nel calcio di oggi ci sono sempre meno portieri di livello, mentre il numero di attaccanti cresce a dismisura. Troppe pressioni e troppe responsabilità che però sin da quando erano bambini non hanno spaventato Marteen Stekelenburg e Stefano Sorrentino, portieri rispettivamente della Roma e del Chievo, da sempre numeri 1 con quel pizzico di pazzia ed incoscienza che li hanno fatti arrivare a difendere i pali di due club di Serie A. Domenica pomeriggio si sfideranno per la prima volta in carriera e, tra una parata e l’altra, proveranno a blindare le porte delle rispettive squadre.
MARTEEN STEKELENBURG
Marteen Stekelenburg nasce il 22 settembre 1982 ad Haarlem, Olanda. Inizia ad indossare i guanti da portiere a soli 7 anni, con il VV Schoten, squadra locale. La sua bravura tra i pali non passa inosservata ed a soli 15 anni l’Ajax decide di acquistare il calciatore. Il 18 agosto del 2002 Marteen esordisce in campionato contro l’Utrecht, a causa degli infortuni del primo e del secondo portiere dell’Ajax, all’epoca Bogdan Lobont. Ad indossare la maglia numero 1 Stekelenburg, giovanissimo, impiega soli due anni e, nel 2004 si trova a difendere da titolare la porta dei “lanceri”. Vari infortuni lo tengono lontano dai campi di gioco per parecchio tempo, ma non gli negano la possibilità di diventare capitano dell’Ajax e di festeggiare 4 supercoppe d’Olanda, 3 coppe d’Olanda e 2 campionati Eredivise. La sua abilità fra i pali lo porta anche ad indossare la maglia della nazionale olandese di cui, dopo il ritiro di Van der Sar nel 2008, diventa titolare. Nell’estate 2011, la nuova Roma “americana” decide di puntare tutto su di lui e Stekelenburg si trasferisce a Roma per una cifra intorno agli otto milioni di euro. Dopo un inizio un pò difficile, il portiere olandese sta diventando sempre più una sicurezza per la retroguardia giallorossa.
STEFANO SORRENTINO
Stefano Sorrentino nasce a Cava de’ Tirreni il 28 marzo 1979. Cresce nelle giovanili del Torino per poi girovagare per l’Italia (Juventus, Torino e Juve Stabia) fino alla stagione 2000-2001 dove al Varese in Serie C1 vive la sua prima esperienza da titolare tra i pali; a fine stagione il Torino, proprietario del suo cartellino, lo riporta a casa la stagione successiva. Dopo una parentesi in Grecia con l’AEK di Atene dal 2005 al 2007, Sorrentino viene acquistato dal Recreativo Huelva con cui colleziona bel 38 presenze nella Liga. Nel 2008 il Chievo Verona decide di puntare su di lui e lo acquista con la formula della compartecipazione con diritto di riscatto, che viene fatto valere il 12 giugno 2009 dai veronesi. Nella stagione 2009-2010 para anche quattro rigori, uno a Sergio Floccari durante Chievo-Genoa, uno a David Pizarro durante Roma-Chievo, uno a Massimo Donati in Bari-Chievo ed infine uno a Manuel Vargas in Fiorentina-Chievo. Il Chievo Verona, nonostante il quint’ultimo posto in classifica, chiude la stagione con la quinta migliore difesa del campionato. Sorrentino entra nel cuore dei gialloblu e grazie alle sue grandi presatazioni anche nella stagione 2010-2011 quella del Chievo come una delle difese meno battute della Serie A.
I VOTI DEI DUE PORTIERI
RIFLESSI: Stekelenburg 8,5 / Sorrentino 8
ABILITA’ NEL PARARE I RIGORI: Stekelenburg 7 / Sorrentino 9
SENSO DELLA POSIZIONE: Stekelenburg 8 / Sorrentino 8
USCITE ALTE: Stekelenburg 7 / Sorrentino 8
USCITE BASSE: Stekelenburg 8,5 / Sorrentino 7,5
A cura di Edwin Iacobacci