(D.Luciani) – Carucci e bravi, se so’ fatti vole’ subito bene. La spedizione dei mille da Carpi s’è meritata l’applausi. Hanno messo piede nell’Olimpico romanista e, quasi come un gesto d’educazione, se la so’ presa subito co’ Lotito. Certo, se sarebbero sentiti de meno se non ce fosse sta “guerra” di posizioni tra Gabrielli-D’Angelo contro la Curva Sud. Però bravi uguale. E poi bravi pure i giocatori, alla fine se so’ beccati ‘sti 5 go’ e via, tanto er campionato vostro nun è contro la Roma. Eppure Borriellone, proprio lui, c’aveva provato a spaventacce. Tra uno zompetto e un tocco morbido de Pjanic e una scivolata de Vainqueuer, la Roma ha calato la scala. Reale col rigore parato da De Sanctis…eh già un rigore, proprio parato eh, all’Olimpico! Era dai tempi Julietto Sergio e quel grande amico de Sergio Floccari che non succedeva.
De Sanctis 7- : l’amico Borriello prova a impallinarlo dopo un quarto d’ora, lui da mercoledì sera s’è fatto crescere le unghie e pizzica quel tanto che basta. La deviazione di De Rossi sul gol subito spiazzerebbe anche Neuer. Riesce a rimpicciolire la porta a Matos sul rigore, diventando enorme sulla respinta. Peccato per le moine che si concede sentendosi un super eroe sul 5-1. ATTORE CONSUMATO
Maicon 6,5: spaventa da lontano Gabriel Silva con i versi da orso delle nevi per poi urlargli fortissimo dentro le orecchie ogni volta che lo supera in velocità. Fa lo stesso dentro la propria area con Di Gaudio che per lo spavento sviene: Irrati fischia rigore. Per servire a Digne la palla del 5-1 finisce in Curva Nord perforando tre file di cartelloni pubblicitari. BULLO
Manolas 7: “la porta loro è quella” gli dice Garcia onde evitare altri autogol. Il greco punta dritto Brkic e riesce anche a rifarsi sbloccando la partita. Borriello non ci pensa minimamente ad avvicinarsi dalle sue parti. GOMITI ALTI
De Rossi 5,5: a tre partite dalle 500 ufficiali con la Roma, capisce subito che non dovrà far proprio una sudataccia. Peccato per l’assenza di Sole, con Borriello avrebbe potuto rivanga’ i vecchi tempi in cui s’abbronzavano insieme. E proprio in nome dei vecchi tempi alla fine all’ex compagno il golletto glielo concede. Ora aspetta la prima in Champions da difensore. BATE…SIMO
Digne 7: e su e giù, e su e giù, e su e giù, e…basta no? A ‘na certa fermate pure, tira il fiato. E invece il francesino che sulla carta d’identità c’ha scritto: “Professione: terzino sinistro” segna pure. De testa. Il record del mono-gol di Balzaretti e Holebas trema. TAV.
Keita 5: per carità, quando il mister chiede di gioca non ce se rifiuta mai. Ma a 36 anni lo dovresti sape’ da solo che a gioca ogni tre giorni, il fisico non t’aregge. L’ora del riposino è scattata. PAUSA
Vainqueur 6,5: si è parlato tutta la settimana di un possibile impiego del francese dal primo minuto. Sparito dai radar dopo il suo acquisto, quando è uscita la notizia del suo esordio, a Roma si è creata un po’ di confusione: “Ma Vencher non allenava l’Arsenal?” la frase più in voga fra etere e internet. Superato il malinteso, l’ex Dinamo Mosca, vincitore per due anni di seguito del premio come “Miglior bodyguard straniero” nella capitale russa, esordisce al posto di zio Seydou e mette in atto una prestazione solida, pulita ed intelligente. Chi ben comincia è a metà dell’opera DINAMO
Pjanic 7,5: l’infortunio pre-Frosinone era un’inezia, da dieci giorni sembra camminare su una nuvola illuminata. Si presenta sulla punizione del 2-0 alzandosi il colletto stile Cantona in una vecchia pubblicità per vendicare l’amico Dzeko azzoppato da Cofie, a sua volta sfogatosi su Edin perché Miralem non l’ha mai preso. VENDICATORE SOAVE
Nainggolan 5,5: “ah Mì, io nun je la faccio più”. Sembra dire Radja a Rudi Garcia che però, per defezioni e forfait vari, è costretto a tenerlo in campo per tutti e 90′ i minuti anche contro il Carpi. Il belga mena come al solito a destra e a manca, ma la lucidità comincia a essere sempre di meno. E pensare che adesso gli tocca un altro bel tour de force fra Roma e Belgio. SALVATE IL SOLDATO RADJA
Salah 7: ogni volta che prende palla e parte in velocità c’è un Della Valle a Firenze che invoca la squalifica. L’egiziano però non si fa intimidire e timbra per la terza volta in tre partite il cartellino con annesso inchino verso La Mecca. In attesa di un tweet polemico di Salvini sull’argomento, l’egiziano si gode il momento prolifico e un buon Felafel ad Arco di Travertino TAPPETO VOLANTE
Dzeko 6+: Cofi ce l’ha contro al Fantacalcio, quindi pensa bene di entrargli a forbice facendogli saltare il collaterale del ginocchio destro. Un minuto di silenzio per chi ha usato 3/4 dei fantamilioni per comprarlo e ora dovrà schierare per circa un mese un primavera del Frosinone pagato 1, sperando nel miracolo. Fino all’infortunio, comunque, poche cose da segnalare. Magari un taglio sul primo palo in più sarebbe gradito EFFETTO COLLATERALE
Gervinho 7,5: non gli pare vero di trovarsi davanti Zaccardo, Romagnoli (non quello del “tocco alla Zidane e difesa come Nesta”) e Gagliolo, quindi ne approfitta per sguazzare e regalare al popolo giallorosso in miglior Gervinho del 2015. Va vicino al gol dell’anno, complice la paralizzata difesa di Castori, ma poi prova ad ingolosirsi sfoderando un cucchiaino arrugginito che si stampa sul palo. Forse la giusta punizione per questi mesi da desaparecido? KARMA
Totti 10 : e perché ve chiederete? Perché a 39 anni appena finiti non esistono più i voti per Totti. Dieci e basta. Pure se quel pallone lo doveva passa subito a Salah. AUGURI
Iturbe 6,5: quando prende palla e abbassa il capoccione, i compagni di squadra non si degnano neanche di seguirlo e tornano indietro per riprendere posizione visto l’esito scontato dell’azione: o punizione per sfondamento o palla recuperata dall’avversario. L’argentino non si scoraggia e, dopo aver segnalato a Digne una nuova marca di cera per capelli, inizia a prendere le solite legnate dai difensori avversari appena accende il motorino, provandoci quasi gusto BOOSTER MODIFICATO
Ha collaborato Giovanni Parisi