(A. Serafini) Dzeko parte e a Trigoria si incrociano le dita. Con un libro in italiano e un programma di allenamento personalizzato, l’attaccante ha chiuso ieri la valigia raggiungendo il ritiro della nazionale bosniaca. Per valutare la condizione del ginocchio infortunato e i passi in avanti registrati sulla tabella di marcia, il giocatore si è sottoposto ad un’ulteriore visita medica prima di scendere in campo per svolgere gli esercizi concordati nella capitale con Norman e l’intero staff medico giallorosso.
D’altronde la cautela non basta mai, soprattutto di fronte alle pressioni della Bosnia, pronta ad accelerare i tempi pur di non dover rinunciare al giocatore più rappresentativo nella sfida decisiva per la qualificazione ad Euro 2016 in programma sabato con il Galles. Come confermato ieri in conferenza dal ct Mehmed Bazdarevic: «Edin ha seguito un programma specifico, ma già domani (oggi, ndc) dovrebbe tornare ad allenarsi. Sinceramente spero che sia pronto per scendere in campo sabato».
Nel frattempo la Roma rimarrà a guardare, in attesa di una telefonata del ragazzo e della promessa fatta qualche giorno fa a Trigoria quando a dirigenti e tecnico è stata ribadita l’intenzione di non voler correre rischi eccessivi a prescindere. Ma ormai sarà difficile non vederlo titolare in campo sabato sera. Non si vive di solo Dzeko. Già da oggi la Roma guarderà con attenzione tutti gli altri nazionali partiti in giro per il mondo. I primi a scendere in campo saranno Torosidis, Salah e Szczesny, poi toccherà a Florenzi, Digne, Pjanic, Uçan e Gyomber. Il primo a tornare sarà Gervinho, impegnato nell’unica sfida programmata dalla Costa d’Avorio dopodomani in Marocco.