(T. Carmellini) Torna il campionato e con esso le preoccupazioni di tecnici e società dopo la sosta «forzata» delle nazionali che ha falcidiato più o meno tutte le «big» italiane. Infortuni trasversali che riaprono vecchi discorsi sulla «responsabilità», sulle «opportunità» di sfruttare i giocatori e sul «diritto» eventuale di negarli e che costringono gli allenatori a fare del turnover forzato anche in vista degli impegni europei.
Si riparte dalla Roma che buoni segnali di ripresa aveva dato a Palermo prima dell’interruzione: all’Olimpico oggi alle ore 18 arriva l’Empoli per un test non certo probante dal punto di vista tecnico ma che i giallorossi non dovranno sottovalutare. Garcia sarà il primo tra i suoi colleghi a dover fare valutazioni in chiave Europa, considerare come sono tornati i suoi dall’esperienza «nazionale» e decidere come e dove far ricorso al turnover. In questo senso le sue scelte saranno cartina tornasole sulla vicenda Castan che lo staff medico giallorosso insiste nel definire recuperato al cento per cento. Il ballottaggio con un Rudiger appena rientrato e la possibilità di ritrovare là dietro il solito De Rossi aprono altri scenari. Diverse le scelte offensive dove la possibilità di vedere dal primo minuto Gervinho sono legate più al pensiero dell’impegno in Germania di martedì prossimo (partita che la Roma non può permettersi di sbagliare) e al conseguente risparmio di Dzeko.
Domenica poi una Lazio senza centrocampo andrà a far visito all’ex romanista Di Francesco e al suo ottimo Sassuolo: regìa in mano al giovane Cataldi. Per il resto occhi puntati su Napoli-Fiorentina che servirà per valutare le ambizioni delle due «sorprese» del campionato, prima del forte nel posticipo serale. A San Siro c’è Inter-Juve che per i campioni d’Italia in carica assomiglia molto a un ultimo treno.