G-L1M4S2TMG9
Il Cialis è noto per il trattamento della disfunzione erettile, migliorando il flusso sanguigno e facilitando l'erezione. Questo effetto benefico è apprezzato non solo in ambito medico, ma può anche influenzare positivamente altri aspetti della vita quotidiana. Per esempio, nel contesto sportivo, un miglioramento della circolazione può aiutare a ottimizzare le prestazioni e la resistenza. Il Cialis, quindi, può avere applicazioni sorprendenti al di là del suo uso principale. Per chi cerca un approccio discreto, è possibile acquistare Cialis online senza ricetta con facilità e privacy.

IL SOLE 24 ORE As Roma, UniCredit resta il principale creditore

Unicredit
Unicredit

(G. Dragoni) – UniCredit è uscita l’anno scorso dal capitale dell’As Roma ma rimane il grande finanziatore della Magica e il principale creditore. Al 30 giugno scorso il gruppo As Roma aveva un indebitamento finanziario lordo pari a 176,7 milioni di euro, dei quali 65,1 milioni – cioè il 93% del totale – verso UniCredit. Questo emerge dal bilancio al 30 giugno 2015 approvato dal cda presieduto da James Pallotta, il quale – secondo i dati ufficiali – è l’azionista di maggioranza del club insieme ad altri investitori americani. Il 79% dell’As Roma è posseduto dalla Neep Roma Holding Spa, con sede legale a Roma presso lo studio legale Tonucci. Neep appartiene per il 91% all’As Roma Spv Llc, una società degli Stati Uniti con sede a Dover, nel Delaware, per l’altro 9% a Raptor Holdco Llc, società di diretta emanazione di Pallotta.

Il bilancio spiega che i debiti della Roma verso UniCredit – banca che è tra i maggiori sponsor della Champions League – sono relativi al contratto di finanziamento sottoscritto il 12 febbraio 2015 con il quale la società di calcio ha rifinanziato il debito e finanziato il capitale circolante. Il Gruppo As Roma ha sottoscritto un finanziamento per 175 milioni con Goldman Sachs International e UniCredit Spa, in qualità di «mandated lead arranger and bookrunner». Il bilancio aggiunge che la banca guidata da Federico Ghizzoni, attraverso la tedesca Unicredit Bank Ag, è «agent and security agent» del finanziamento. Il prestito dura 5 anni, ha un tasso variabile pari all’Euribor 3 mesi (con un minimo di 0,75%) con uno spread del 6,25%, sarebbe a dire che costa alla Roma un tasso minimo del 7% annuo. Con l’operazione l’As Roma ha riorganizzato le attività di gestione e sfruttamento del proprio marchio: tutte le attività commerciali e di sfruttamento dei diritti televisivi, che in parte erano già state conferite nel 2007 a una società controllata con oltre il 99%, la Soccer Sas di Brand Management Srl, sono state conferite a una nuova società controllata, la Asr Media and sponsorship Srl.

Da una visura camerale (il bilancio questo non lo dice) risulta che UniCredit ha in pegno, a garanzia dei crediti, tutte le quote che costituiscono il capitale di Asr Media e di Soccer Sas, cioè la polpa redditizia del gruppo As Roma. Nella stagione terminata il 30 giugno As Roma ha aumentato i ricavi consolidati del 40,6% a 180,6 milioni, grazie ai 52milioni generati dalle Coppe europee. Sono però aumentati anche i costi, il personale da 107,6 a 136 milioni, gli ammortamenti da 28,9 a 374 milioni, gli oneri finanziari da 6,3 a 10,5 milioni. La perdita netta consolidata è aumentata a 41,17 milioni, dai 38,8 milioni del 2014, dopo 27,6 milioni di plusvalenze nette da calciomercato (la più importante, 14,26 milioni, con la cessione di Mehdi Benatia al Bayern Monaco per 24,7 milioni). Il patrimonio netto consolidato è negativo per 102 milioni, mentre i debiti finanziari netti sono sui 130 milioni. Il gruppo avrebbe bisogno di una ricapitalizzazione. I soci dribblano l’obbligo di un nuovo aumento di capitale perché la capogruppo As Roma Spa dichiara un patrimonio netto positivo per 16,5 milioni (ma ha debiti finanziari netti per 117 milioni). Le perdite della Spa però hanno superato un terzo del capitale (pari a 59,6 milioni), per questo il cda deve riferire ai soci sui «provvedimenti» in base all’articolo 2446 del codice civile. Il cda dice che se quest’anno non fosse in grado di reperire le necessarie risorse finanziarie, verranno ceduti «asset aziendali», cioè calciatori.

 

Top