La Roma vince a Firenze, scavalca i viola e diventa la nuova capolista del campionato. Primo posto che mancava da un anno, in condominio con la Juve, e da due in solitaria. L’ultima volta dei giallorossi da soli in vetta il 10 novembre 2013, alla prima stagione di Rudi Garcia. La miglior difesa, quella della Fiorentina, contro il miglior attacco, quello della Roma. Così era stata presentata la partitissima. Ma la Fiorentina ha perso perché ha preso due gol che in Serie A non si possono pigliare. Questa storia della Fiorentina fino a ieri miglior difesa del torneo ha le sembianze di un inganno. I numeri non hanno sempre ragione. Le statistiche dei report post gara fanno capire bene come si è sviluppata la partita. La Fiorentina ha primeggiato per possesso palla (70,2 a 29,8 per cento), vantaggio territoriale (53 per cento a 47 per cento) e baricentro medio (alto quello dei viola a 55 metri, molto basso quello dei giallorossi a 40,8 metri). Ma è il dato dei passaggi che spiega meglio le cose: la Fiorentina ne ha fatti 650, la Roma 265. Numeri che confermano quel che si è visto a occhio nudo: la Fiorentina ha ricamato, si è specchiata e trastullata nella sua bellezza. Se tutti i parametri degli analisti premiano la Fiorentina, perché la partita l’ha vinta la Roma? Perché Sousa ha scelto di giocare con un’unica punta. Questa cosa della solitudine di Kalinic andrà risolta una volta per tutte.