Rudi Garcia in conferenza stampa da Trigoria; il tecnico della Roma anticiperò di fronte ai cronisti i temi del match di sabato sera contro l’Inter, anticipo dell’11.a giornata di Serie A:
Quali sono le condizioni di De Rossi?
“Sta meglio, migliora ogni giorno. Oggi pomeriggio valuteremo, ma ieri era fiducioso,. Vediamo oggi”.
Cambia qualcosa per la Roma affrontare Fiorentina prima e Inter poi?
“Le vigilie si somigliano molto, sono entrambe due belle squadre, anche i numeri lo dicono. Noi giochiamo sempre per vincere e allungare la striscia positiva. Sarà gara esaltante”.
Che idea si è fatto di Mancini? L’Inter lotterà per lo scudetto?
“Mancini è un grande nome del calcio internazionale, ha vinto anche in Inghilterra. Non faccio il giochino delle favorite, non rispondo”.
Maicon ha la condizione fisica per reggere due partite ravvicinate?
“Ho già detto che sta migliorando, è un campione ma non è un problema giocare due partite di fila. Mi è piaciuto tanto il suo lavoro difensivo con l’Udinese, con un Maicon così è un plus per la nostra squadra”.
Per l’Inter è un vantaggio aver avuto un giorno in più di riposo?
“Potrebbe, ma hanno giocato in dieci gran parte della gara, io ho potuto gestire di più le forze”.
L’Inter è solida ma voi avete +13 di differenza reti. Conteranno questi dati?
“Sono molto forti e prendono pochi gol, solo 7. E’ una loro qualità”.
Rivalità tra Roma e Milano. In Francia esiste una cosa simile?
“In Francia è differente, Parigi è la capitale al centro di tutto. Sono tutti contro Parigi, a volte in modo carino a volte con rivalità importante. Ho scoperto questo in Italia, Roma è la vera capitale e il Nord è potenza economica. Noi ci occupiamo solo di calcio, sappiamo tutti il prestigio di questa città e nel nostro piccolo cerchiamo di dare un po’ più di luce”.
Oggi Dzeko dice che il Napoli ha un grande Higuain ma l’Inter ha una rosa più forte. Che ne pensa?
“Non so, sono due buone squadre, non dimentico la Juventus campione d’Italia. Il campionato non si riduce a queste poche squadre, ci saranno invece molte a lottare in alto”.
Tatticamente ha pensato a soluzioni per mandare in rete Dzeko? Come sta Castan?
“Ho messo Gyomber perché meritava di giocare in questa squadra, volevo provarlo nel suo ruolo naturale. Leo si è fermato nel riscaldamento con l’Udinese e non volevo rischiarlo, è stata una mia precauzione. Edin ha detto cose molto importanti, è un gran lavoratore, il nostro gioco porta a creare tante occasioni, arriverà il suo momento quando sarà al top al piano fisico. Ci sono anche soluzioni che per lui sono più adatti per certi tipi di partite, magari con più cross per lui. Poi ci sono altri come Gervinho e Salah che sanno fare tutto, assist e gol davanti la porta”.
Visti gli attacchi in forma, basteranno 75-80 gol per vincere il campionato?
“E’ una questione di equilibrio, i numeri dei gol contano ma serve anche prendere meno reti. Mi fa piacere che la Serie A sia un campionato dove si segna molto di più. E’ un piacere in termini di spettacolo”.
Che Inter si aspetta dal punto di vista tattico?
“Non so, hanno usato diversi moduli di gioco. Non hanno Melo ma sempre tante soluzioni a centrocampo e in attacco. Una squadra di alto livello, l’abbiamo studiata ma hanno tante possibilità, possono aspettarci o fare pressing alto. Noi dobbiamo essere in grado di fare la nostra partita. Non pensiamo alla Champions”.
Si è reso conto che il turnover, tanto criticato, va gestito in un’altra maniera?
“Penso che la partita di Maicon con l’Udinese è stata possibile perché ha giocato con Sassuolo e Carpi. Se si vince non se ne parla, ma le gare si vincono con tutti i giocatori, i non titolari di oggi possono diventarlo domani. Parlo con tutti i miei giocatori e gli do la stessa importanza, devono essere pronti e allenarsi bene oltre che giocare un po’”.
Redazione Gazzettagiallorossa.it