(F. Ferrazza) Dzeko ci riprova. Da Milano. Quanto sia utile la sua presenza in campo continua a dimostrarlo gara dopo gara, il centravanti, giocatore fondamentale per la manovra della squadra. Ed Edin ora spera di poter cominciare a fare la differenza anche con i suoi di gol. Aumentando un bottino che lo vede finora a quota uno (la rete fatta alla Juventus). Il numero nove stasera a Milano, contro l’Inter di Mancini, guiderà una Roma alla ricerca della sesta vittoria consecutiva, che vorrebbe dire mantenere la testa della classifica a una settimana dal derby. E Garcia sa di poter contare su Dzeko. «È un grande campione, arriverà il suo momento quando sarà al 100% dal punto di vista fisico». Il tecnico è molto attento agli equilibri in un momento storico che vede la sua squadra alla ricerca di una identità definita, attraverso la quale trovare continuità di prestazioni e, soprattutto, di risultati.
È stato convocato De Rossi, dopo aver scontato un turno di squalifica, e stasera sarà in campo nonostante qualche acciacco. «Migliora giorno dopo giorno e valuteremo il da farsi», la pretattica di Garcia, che considera Daniele troppo importante in una partita così complicata. Difficile possa invece esser riconfermato Maicon, anche se il tecnico mantiene il dubbio. «È migliorato tanto, l’ho detto anche dopo il Sassuolo. È un grande campione e contro l’Udinese l’ha dimostrato. Non è certo un problema per lui giocare tre giorni dopo, sarebbe invece un problema schierarlo tante gare di fila. La cosa importante è che sappiamo che lui ci può dare una grande mano, perché mi è piaciuto molto anche sul piano difensivo. Così è un di più per la nostra squadra». Più probabile che, invece del brasiliano, possa schierare uno tra Florenzi o Torosidis, per mantenere la difesa più equilibrata. Si vedrà.
Saranno intanto circa duemila i tifosi della Roma al seguito, stasera, a San Siro. Il preparatore atletico, Darcy Norman, ha ieri evocato su Twitter la presenza dei sostenitori giallorossi anche all’Olimpico, auspicando che la Sud possa tornare a fare il tifo anche in casa, e non solamente in trasferta, come successo a Firenze.