(L. De Cicco) – Mille agenti schierati in tutta l’area intorno al Foro Italico, zona rossa per sbarrare le auto, posti di blocco per operazioni di filtraggio e pre-filtraggio. Il tavolo tecnico della Questura si riunirà oggi pomeriggio per definire le misure di sicurezza in vista del derby di domenica all’Olimpico. L’allerta è massima perché tra gli ultrà di Roma e Lazio da mesi ribolle il malcontento contro la divisione in due delle Curve. Una mossa decisa da Questura e Prefettura per contrastare i violenti ed evitare scavalcamenti tra settori. Ora però si teme che i tifosi di Nord e Sud possano in qualche modo “coalizzarsi” contro le forze dell’ordine. Anche il prefetto Franco Gabrielli, qualche giorno fa, ha rivelato il timore che le tensioni possano spostarsi fuori dallo stadio. «Si tratta di un’evenienza – ha detto il numero uno di Palazzo Valentini – Il questore e le forze di polizia stanno lavorando anche a questa ipotesi, ma mi auguro sia scongiurata».
AREE A RISCHIO – I supporter delle Curve, sia di fede giallorossa che biancoceleste, hanno già fatto sapere che durante i 90’ minuti di partita, per protesta, lasceranno vuoti i seggiolini di Nord e Sud, passati da 17mila a 14mila dopo l’entrata in vigore del piano sicurezza messo a punto dal questore Nicolò D’Angelo. Piano che ha tagliato in due i settori riservati agli ultrà, attraverso transenne di metallo e vetro, e ha innalzato le barriere che separano le Curve dai Distinti per impedire gli scavalcamenti. Le forze dell’ordine però non escludono che i tifosi possano dare vita ad assembramenti fuori dallo stadio. Per questo verranno monitorate con attenzione tutte le aree esterne al Foro Italico: dalle vie intorno al Ponte della Musica, ritrovo abituale dei tifosi giallorossi, alla zona di Ponte Milvio, dove in genere si radunano i supporter della Lazio. Camionette e blindati di polizia e carabinieri saranno posizionati anche a Largo De Bosis, davanti all’obelisco, il luogo dove a gennaio venne ferito a bottigliate in testa un tifoso della Lazio.
LINEA DURA – La tensione, all’interno delle due tifoserie, è palpabile. La Questura però manterrà la linea dura. Il messaggio è chiaro: niente sconti ai violenti, indietro non si torna. Nelle scorse settimane alcuni ultrà sono stati multati per avere cambiato di posto, identificati dalle telecamere del nuovo sistema di video-sorveglianza che sarà attivo anche dopo-domani. Un’impostazione, quella del questore, condivisa dal prefetto Gabrielli. «Più si radicalizzerà il confronto – ha ribadito il rappresentante del Viminale – meno spazi ci saranno per trovare forme di una diversa gestione di queste questioni. Queste manifestazioni mi convincono ancora di più della necessità di regole un po’ più dure. Se, invece, la gente ritornerà nelle curve, dimostrerà nei comportamenti che la sicurezza e l’incolumità può essere garantita in altro modo». Oltre all’ordine pubblico, potrebbero esserci problemi anche sul versante traffico. Da giovedì infatti sono ridotte al lumicino tutte le rimozioni delle auto in sosta vietata, dopo che il Comando della polizia locale ha revocato l’affidamento del servizio alla concessionaria Clt, incappata, attraverso alcune sue consorziate, in una serie di violazioni fiscali accertate dall’Agenzia delle entrate.
CAOS AUTO – Ora ad occuparsi delle rimozioni sono solo i depositi giudiziari accreditati presso la Prefettura, molto distanti dalle aree centrali della città e soprattutto con pochi carri attrezzi a disposizione. Il rischio è che ne risenta la “bonifica” delle auto nella zona rossa che verrà allestita intorno all’Olimpico. «Al Foro Italico si rischia il caos – denuncia Gabriele Di Bella, responsabile romano dell’Associazione nazionale vigili urbani – Le rimozioni che di norma vengono effettuate prima della partita nell’area intorno allo stadio, stavolta potranno essere realizzate solo in misura limitata ed eccezionale. Il traffico della zona rischia di andare in tilt».