(di Keivan Karimi) – Torna la consueta rubrica del venerdì mattina sui ricordi del passato romanista curata dalla redazione di Gazzettagiallorossa.it; oggi, anti vigilia del derby della capitale, vogliamo dare lustro ad un calciatore che in una vecchia stracittadina ha realizzato una delle reti più belle viste allo stadio Olimpico, fra l’altro la sua prima in assoluto in Serie A. Si tratta di Giovanni Piacentini, che fece impazzire di gioia la Curva Sud nel pomeriggio di qualche anno fa.
24 ottobre 1993 – Un pomeriggio di ‘ottobrata romana’ quello che propone la domenica del derby del Cupolone, tra due squadre che sognano grandi traguardi ma non riescono ancora ad uscire dall’anonimato. I giallorossi di Carletto Mazzone sfidano i biancocelesti di Dino Zoff. Ma chi si aspetta un duello tra gol e spettacolo trascinato dalle prodezze dei rispettivi bomber Abel Balbo e Giuseppe Signori deve ricredersi completamente. Dopo un primo tempo abulico, a far esplodere lo stadio è un gol fenomenale che esce fuori dal nulla. Lo segna Giovanni Piacentini, mediano alla quinta stagione con la maglia della Roma. E’ il 60′ minuto quando il numero 8, schierato in mezzo al campo vicino ai più talentuosi Mihajlovic e Haessler, esplode un destro da oltre 30 metri, di collo esterno al volo su una respinta della difesa laziale. La sfera si abbassa con effetto prorompente e si insacca alla destra di un immobile Marchegiani. Gol pazzesco che fa diventare Piacentini in un secondo da gregario a fenomeno e idolo della Sud. Peccato che la gioia duri pochi minuti perché l’ex di turno Fabrizio Di Mauro, cresciuto a Trigoria ma esploso nella Lazio, troverà il pareggio definitivo al minuto numero 78.
Piacentini, sei anni nella capitale – Nonostante l’1-1 finale Giovanni Piacentini resta uno degli idoli anni ’90 della tifoseria giallorossa. Un mediano di rottura di grande personalità, apprezzato da Carlo Mazzone che lo preferisce spesso ad altri colleghi tecnicamente più dotati. Nato a Modena nel 1968, Piacentini non era certamente un calciatore abile in zona gol, tanto che la sua prodezza nel derby del 1993 fu la prima in Serie A e rimase l’unica per molti anni, fino al 2000 quando con la maglia del Bologna stese il Milan con un gol molto simile da fuori area. Nel suo palmarès due Coppe Italia vinte con Roma e Fiorentina. Ma soprattutto fiato, polmoni e sudore donato per sei anni alla causa giallorossa, dal 1989 al 1995.