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L’ANALISI di ROMA-LAZIO Partita perfetta nell’emergenza. Iago Falque ago della bilancia, Dzeko e Gervinho irresistibili

L'analisi della partita
L’analisi della partita

(D.Luciani) – Nel pomeriggio più importante. Nella partita più difficile a livello nervoso. Con l’emergenza dovuta all’assenza di De Rossi, alla squalifica di Pjanic e con Florenzi, Maicon e Keita con pochi minuti nelle gambe. La Roma sfodera la gara perfetta e vince il derby per 2-0 con i gol di Dzeko su rigore e Gervinho. Una rete per tempo in una partita sofferta più dai tifosi che dai giocatori in campo. Garcia sconfigge Pioli sotto ogni punto di vista e rimane imbattuto nei derby: con Iago Falque capace di sdoppiarsi in due ruoli e non dare mai respiro a Biglia, il tecnico romanista azzera la principale fonte di gioco biancoceleste. Digne soffre Candreva per pochi minuti, Torosidis concede solo in un paio d’occasioni il fianco a Felipe Anderson mentre Manolas e Rudiger si muovono con sincronia svizzera lasciando le briciole a Djordjevic, Klose e Matri. Davvero da sottolineare le prestazioni del greco e del tedesco, il primo supersonico e il secondo puntuale e sempre lucido nella sua rude essenzialità.

Davanti poi quel giocatore in grado di aprire le difese avversarie: Edin Dzeko, ariete totale che ha nascosto il pallone a Mauricio e Gentiletti per 96 minuti. Dopo solo otto giri d’orologio il bosniaco si guadagna e realizza il calcio di rigore che indirizza al meglio il derby per la Roma. Gentiletti lo sdraia al limite e Tagliavento indica il dischetto: glaciale Dzeko, esegue forte e centrale e Marchetti nulla può, 1-0. Da lì la partita del centravanti giallorosso è un crescendo di giocate sempre e solo utili. Nel resto del primo tempo la fortuna sceglie di scherzare con le squadra: al 25′ Felipe Anderson centra in pieno la traversa di Szczesny con un bolide dai venti metri mentre dall’altro lato, al 39′, è Nainggolan a baciare il palo destro di Marchetti con una gran fiondata dal limite. Oltre ai legni arriva un’altra occasione clamorosa per parte, con Rudiger che al 32′ salva su Djordjevic a porta vuota e con Dzeko che cinque minuti più tardi appoggia fuori in scivolata un assist di Gervinho che aveva superato anche Marchetti.

Rudiger e Manolas non sbagliano una chiusura sui tanti lanci lunghi dei giocatori di Pioli che cercano di scavalcare la diga eretta da Vainqueur Nainggolan per i veloci inserimenti di Lulic, mentre la Roma differenzia molto di più i suoi attacchi alternando una manovra palla a terra agli assist negli spazi per Gervinho e Salah. L’egiziano viene messo fuori causa proprio da Lulic, reo di un intervento da rosso diretto sulla caviglia della freccia romanista. Per Tagliavento non è neanche fallo. Al posto di Salah entra Florenzi con l’argento vivo addosso. Dzeko spara alle stelle una straordinaria ripartenza di Gervinho che con un aggancio di tacco aveva bruciato in velocità Mauricio. Pioli si gioca la carta Klose ma dopo neanche sessanta secondi viene affondato da Gervinho: Nainggolan pennella alla perfezione per il taglio dell’ivoriano che dà tre metri a Basta e con l’interno destro batte Marchetti sul primo palo, 2-0.

La Lazio abbassa la testa e si riversa nella metà campo della Roma. Vainqueur, Florenzi e Digne tirano fuori i muscoli, a Radu saltano i nervi e Tagliavento lo grazia. Pioli inserisce anche Keita per puntare Torosidis ma lo spagnolo sfonda solo all’ultimo minuto, Klose nel tap-in alza sopra la traversa fallendo l’occasione che pareggia quella avuta da Keita per il 3-0 al 35′: lavoro di Dzeko per l’instancabile Iago Falque, tiro contrastato e pallone perfetto per il sinistro del maliano che da dentro l’area calcia fuori con Marchetti già a terra. Il fischio finale dell’arbitro di Terni dopo cinque minuti di recupero sancisce la fine di un derby vinto semplicemente dalla squadra più forte

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