(E.Menghi) – Dal derby con la Lazio al derby d’Europa, come l’ha definito Garcia. Salah torna in campo un mese dopo l’entrataccia di Lulic sulla sua caviglia per giocare una partita che vale quanto, o forse più, di una stracittadina.
Non poteva e non voleva mancare nell’ultima e decisiva gara del girone di Champions League e contro il Bate Borisov l’egiziano, al rientro dall’infortunio, dovrebbe riprendersi la maglia da titolare. Senza di lui la Roma non ha più vinto né segnato su azione e stavolta i tre punti sono l’unico modo per accedere sicuramente agli ottavi di finale. éerciò l’ex Chelsea ha accelerato il recupero e si è preso la responsabilità di provare a guidare la squadra nel momento più difficile della stagione. Entrando nell’hotel Hilton dove la squadra è in ritiro da ieri sera, ha annunciato: «Sì, gioco».
Non potrà però essere al meglio, ha solo due allenamenti con il gruppo sulle gambe e pochi altri in campo da solo, ma trattandosi di un problema ai legamenti e non ai muscoli le possibilità di ricaduta sono inferiori. Dovrà comunque essere gestito e l’ha sottolineato anche Garcia in conferenza stampa: «Sta bene, è pronto, ma non ha i 90 minuti».
Un modo per tenere sull’attenti gli attaccanti che si accomoderanno in panchina,dove siederà anche Gervinho, convocato nonostante il risentimento muscolare accusato sabato a Torino, e non dovrà mettersi troppo comodo, perché – se le cose non dovessero mettersi male – sarà lui l’arma da usare in corsa. L’inserimento nella lista dei 19 giallorossi (in tribuna dovrebbe finirci Uçan) non è stato una vera sorpresa, perché non è la prima volta che il tecnico francese porta con sé qualche acciaccato e decide all’ultimo se utilizzarlo o meno. Vedi De Rossi a Barcellona, chiamato e poi risparmiato perché l’ematoma alla coscia faceva ancora male e non era quella la sfida da vincere a tutti i costi.
Questa sì, invece, e non poteva certo mancare all’appello il trascinatore dei giallorossi. Fortunatamente Gervinho si è fermato in tempo nell’ultima trasferta di campionato e ha evitato una nuova lesione. Giocare sopra al risentimento muscolare non sarebbe certo consigliato, ma l’ivoriano si è messo a disposizione ed è pronto a dare una mano, se servirà. Garcia spera di poterlo tenere a riposo per Napoli, vorrebbe dire che il suo piano iniziale ha funzionato e non c’è bisogno di chiedere uno sforzo in più ai convalescenti.
Nell’undici anti-Bate potrebbe trovare posto in campo dal 1’ Maicon, la cui presenza in difesa garantirebbe lo spostamento in avanti di Florenzi, favorito su Iago Falque e Iturbe per l’ultima maglia del tridente guidato da Dzeko. Lo spagnolo non ha avuto modo di riprendersi del tutto dall’infortunio al ginocchio accusato a settembre e da mesi combatte con un fastidio che spesso lo obbliga a giocare sotto infiltrazioni. Il ritorno di Salah gli potrebbe permettere di fermarsi, ma resta aperto il ballottaggio tra Iago e Maicon, che hanno ruoli diversi ma destini incrociati. Il brasiliano ha dalla sua l’esperienza e la capacità di mettere in area quei cross di cui Dzeko inizia a sentire la mancanza.
A centrocampo ci sarà il solito terzetto composto da Nainggolan, De Rossi e Pjanic, in difesa dovrebbe essere confermata la coppia Manolas-Rudiger. Per Castan il debutto in Champions dovrebbe essere rimandato anche stavolta. In porta ci sarà Szczesny, che a Torino si è ripreso i pali dopo il turno di riposo ed è stato subito decisivo. De Sanctis aspetta la Coppa Italia.