È il capocannoniere della stagione giallorossa e, in vista della sfida di Champions League contro il BATE, Miralem Pjanic parla delle cinque persone più importanti della sua vita.
Zinedine Zidane
“Da bambino sono diventato calciatore anche grazie a lui. Mi piaceva il suo stile, come toccava la palla. Era il giocatore più forte che avessi mai visto. Era elegante e mi piaceva osservarlo in azione. Se ho provato a emularlo? Certo, aveva il mio stesso ruolo: guardavo tutto il tempo le sue giocate e tentavo di ripeterle sul campo”.
Mio padre
“È stata la persona che ha avuto il più grande impatto sulla mia carriera e ho iniziato con il calcio grazie a lui. Giocava a pallone, come me. Era bravo, ma non è stato professionista perché nel nostro Paese stava per cominciare la guerra. All’età di 5 o 6 anni iniziai ad andare agli allenamenti con lui e mi innamorai dello sport, che oggi fa parte della mia vita”.
Mia madre
“Penso che mia madre e mio padre mi abbiamo reso la persona che sono oggi. Ci sono stati tanti momenti difficili durante la mia vita, forse più per loro che per me. Vivevamo in Bosnia durante la guerra e non avevamo nulla quando ci trasferimmo in Lussemburgo. C’era da tanto lavoro da fare per poter crescere tre bambini: mia sorella, mio fratello e me. Tutto quello che hanno fatto costituisce una parte molto importante della mia vita e per questo sarò sempre grato a mia madre e mio padre”.
Mio figlio
“Nessuno mi rende più felice di lui. È meraviglioso e il fatto di avere una famiglia per me è molto importante. Non immaginavo che avere un figlio potesse essere così bello. Ha davvero cambiato tante cose della mia vita”.
I tifosi
“In questo caso non scelgo una singola persona, ma voglio scegliere i tifosi della Roma. Questa è la mia quinta stagione qui e mi hanno insegnato cosa vuol dire essere un romanista. Anche i compagni di squadra con cui gioco da tanto tempo mi hanno fatto capire che questa non è una maglia qualsiasi: la maglia della Roma è una cosa molto importante per la nostra città. Ora sono un tifoso di questa squadra: ora sono un romanista”.
Fonte: asroma.com