Contestazione infinita. Rudi Garcia con le spalle al muro si aggrappa a l’unico appiglio: «Almeno abbiamo avuto un po’ di fortuna con il pareggio di Leverkusen e con le parate di Szczesny».
Il presidente James Pallotta negli spogliatoi a fine partita tira un sospiro di sollievo: Roma a più 9, come i milioni di euro che porta in dote questa qualificazione. Garcia si giustifica «Abbiamo fatto 24 tiri in porta (in realtà sono 20, di cui solo 9 nello specchio, ndr), vuol dire che la squadra ha gioco. Il momento è complicato, in campionato ci mancano quattro punti tra Bologna e Torino, con quelli ora si parlerebbe di un’altra Roma. Ma ci siamo qualificati, fare risultato quando il periodo è difficile è comunque indice di forza. Fuori abbiamo tanti giocatori, a febbraio ne avremo recuperati tanti, soprattutto in attacco. Certo, avremmo dovuto segnare, ma almeno il pareggio è servito per passare».
Furioso James Pallotta – scrive la Gazzetta dello Sport –, sceso alla fine negli spogliatoi mentre la squadra festeggia il passaggio del turno: «Siamo agli ottavi di Champions, stiamo lavorando sodo, non ce ne frega un c… di tutto il resto – fa il presidente –. Ai tifosi dico: qualcuno di voi deve lasciare in pace questi giocatori. Per loro è frustrante essere fischiati dopo il passaggio del turno. Smettiamola di gettare merda su giocatori e staff, la Roma merita un altro pubblico». E il d.g. Mauro Baldissoni condivide: «Siamo tra le prime 16 d’Europa, indipendentemente dal gioco e dagli aspetti tattici. Se qualcuno pensa di aiutarci con i fischi, sbaglia di grosso». Hai voglia a contarli, gli errori.