Rosella Sensi, ex presidentessa della Roma (2008-20011, dalla morte del padre alla cessione a UniCredit), oggi si occupa della Lega Nazionale Dilettanti: «All’assemblea di Lega ho spiegato ai miei ex colleghi le potenzialità del movimento…». Ma non dimentica il suo grande amore, la Roma:
È tornata a vedere i giallorossi allo stadio?
«Mai. Sono tornata all’Olimpico per la Nazionale. Ma senza striscioni, cori, colori l’ho vissuto con distacco».
Pallotta…
«La fermo. Non mi piace esprimermi su un’altra dirigenza. A parti invertite, non lo gradirei. Quindi taccio».
Ha sentito Totti di recente?
«A Natale, per gli auguri. Con Francesco c’è un affetto che non finirà mai. Il giorno del suo ritiro sarà triste e dovrà far riflettere il calcio italiano: chi mai potrà incarnare ciò che Totti rappresenta da un quarto di secolo? Dopo l’autocritica, recuperiamo le radici».
Il giorno più bello?
«Lo scudetto 2000-2001 e l’abbraccio con mio padre. Ho visto tutta la storia della Roma sul suo volto. Certo si poteva vincere di più, ma quando si fanno le cose per amore non si hanno rimpianti».