L’incontro personale fra Pallotta e Spalletti fa emergere un’interpretazione che vede la parte «americana» destinata a sottrarre spazi a quella «italiana». Come capita spesso, il mix può essere la risposta giusta.
Il d.s. Walter Sabatini ha difeso fino all’ultimo la panchina di Rudi Garcia, ma rinviare a giugno l’addio gli avrebbe permesso di dare la caccia ad Antonio Conte. È stato Pallotta a non volere un traghettatore e ha optato per Spalletti, consigliato dal suo braccio destro Alex Zecca.
A questo punto la posizione di Sabatini è a rischio. Vanno bene le plusvalenze ma vedere l’Olimpico sempre più vuoto sono minusvalenze.
Sabatini è molto stimato dalla dirigenza del Bologna e Joey Saputo non ha meno disponibilità o ambizioni di Pallotta. Il d.s. è stato chiaro: «Se affonda Garcia, affondiamo tutti». Non sarebbe la prima volta che un dirigente sportivo dice una cosa e poi se la rimangia, ma non sarebbe da Sabatini.