(F. Ferrazza) L’arrivo di Luciano Spalletti sulla panchina della Roma (il rientro da Miami è previsto per oggi all’ora di pranzo) scuote l’ambiente giallorosso, tra la commozione dei saluti di Garcia, a Trigoria, e l’entusiasmo che per larga parte serpeggia tra i tifosi. Anche se, per la verità, nella giornata di ieri non si è registrato alcun incremento dell’affluenza al botteghino per la partita con il Verona di domenica.
Nessun “effetto Spalletti”, ancora, sull’affluenza allo stadio Olimpico, che dovrà essere territorio di riconquista da parte del nuovo tecnico. Esclusa la Sud, che continuerà la sua protesta, completamente svincolata dai risultati del campo, negli altri settori c’è stato in questa stagione un calo sostanziale di presenze, con tanti fischi e proteste a sottolineare l’implosione di gioco e risultati. Per far tornare alla gente la voglia di Roma, Luciano ha in testa una squadra che ha studiato approfonditamente, seppur a distanza, in queste settimane di avvicinamento da parte dei vertici giallorossi.
E le sue richieste di mercato, per rinforzare il gruppo, sono concentrate sul reparto arretrato. Due difensori vorrebbe, un terzino e un centrale, escluse le sostituzioni di giocatori che potrebbero essere ceduti. In tal senso, si è ieri proposto Domenico Criscito. Il terzino sinistro è stato allenato da Spalletti allo Zenit, squadra in cui ancora gioca, vincolata da un contratto di altri due anni. «Spalletti è una persona fantastica — le parole di Criscito a Sportitalia — ho passato tre anni bellissimi con lui. E sarei fiero di un’eventuale chiamata della Roma. Finora non c’è stato alcun contatto. Vorrei tornare in nazionale, giugno è alle porte». In realtà il terzino più vicino sembra essere Adriano. Il brasiliano del Barcellona potrebbe arrivare in prestito, con diritto di riscatto a giugno. «Ma l’operazione è molto complessa — ammette il procuratore Paulo Alfonso — le due squadre stanno parlando, ma non c’è ancora nulla di definito».