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Brasile 2016: gli stadi della Coppa del Mondo

64 anni dopo l’edizione del 1950, il Brasile ri-ospiterà il campionato del mondo di calcio. Il Mondiale è una delle iniziative portate avanti dal Paese, insieme alle Olimpiadi del 2016, per imporsi a livello mediatico come una delle nuove più forti economie. Per far sì che tutto vada per il meglio sono stati investiti più di 10 miliardi di euro per la costruzione e ristrutturazione degli stadi e delle infrastrutture ad essi collegati. Purtroppo criminalità e corruzione hanno contaminato molti dei progetti mettendo in difficoltà l’esito stesso del mondiale, costringendo ingegneri ed operai ad una corsa contro il tempo per riuscire a completare il più possibile gli stadi.

Le dodici città scelte per ospitare le partite sono distribuite su tutto il territorio brasiliano, sotto la linea dell’equatore, e costringerà le squadre a lunghi spostamenti aerei.

L’Italia giocherà la sua prima partita sabato 14 giugno contro l’Inghilterra, nell’Arena Amazonia di Manaus, nell’entroterra amazzone. Lo stadio contiene 42.000 posti ed è l’impianto più a nord della manifestazione. Da lì gli italiani raggiungeranno Recife, dopo un volo di 5 ore, dove venerdì 20 affronteranno la Costa Rica nell’Itaipava Arena Pernambuco. Gli azzurri conoscono già l’impianto, che li ha ospitati nel match vinto 4-3 contro il Giappone nella scorsa Confederation Cup. Poco più a nord c’è l’Arena Das Dunas nella città di Natal. Anche questo impianto contiene 42.000 spettatori ed ospiterà la terza partita del girone: Italia-Uruguay, in programma martedì 24 giugno.

La partita inaugurale del mondiale Brasile-Croazia si disputerà, invece, giovedì 12 giugno a San Paolo all’Arena Corinthians, i cui lavori saranno completati solo a mondiale finito.

Due altri stadi problematici, a causa dei ritardi nei cantieri, sono quelli del profondo sud,  l’Arena Baixada di Curitibae il Beira-Rio di Porto Alegre. I due impianti ospiteranno rispettivamente 4 e 5 partite.

Discussioni e malcontenti anche nella capitale, Brasilia, per l’Estadio Nacional, dedicato a Garrincha. È il secondo stadio più  costoso del mondo e ha visto triplicarsi il budget iniziale, da 300 a 900 milioni di dollari. Un’opera imponente in una città che non ha neanche una squadra nella serie maggiore brasiliana. Questo impianto da 70.000 posti e situato a 1000 metri di latitudine, è stato inaugurato in occasione della prima partita della Confederation Cup 2013. L’arena ospiterà anche la finale per il 3° e 4° posto.

Problemi analoghi anche nell’entroterra, a Cuiaba dove è stata eretta l’Arena Pantanal. 173 milioni di euro per uno stadio nuovo e polifunzionale, che verrà utilizzato per sole 4 partite della fase a gironi. Al termine del mondiale però, tornerà ad ospitare la squadra di calcio locale, che conta solo poche migliaia di tifosi. Ragion per cui verranno smantellati circa 15.000 posti, portando la capienza a 28.000 unità.

Tornando sulla costa, più a nord a Fortaleza, il Castelao è stato il primo dei dodici stadi del mondiale ad essere completato. È stato utilizzato per la Confederation Cup, ed è stato teatro della semifinale Spagna-Italia vinta dagli iberici ai calci di rigore.

Scendendo un po’ più a sud, a Salvador de Bahia, troviamo l’Itaipava Arena Fonte Nova. Già utilizzato per la Confederation Cup, ha una capienza di 48.000 posti. Si disputeranno partite del girone, ottavi e quarti di finale.

Ancora più a sud, ma in altura a 1000 metri di altezza, a Belo Horizonte, si trova l’Estadio Minerao, dimora casalinga dell’Atletico Mineiro e del Cruzerio. 62.000 spettatori, che si riempie e infuoca nei derby tra le due squadre brasiliane. 240 i milioni di dollari spesi per ristrutturare il complesso, a dispetto degli iniziali 130 richiesti, anche se i problemi maggiori riguardano le infrastrutture che collegano lo stadio.

Ed infine, il Maracanà di Rio de Janeiro, teatro della pagina più nera della storia calcistica brasiliana, il “maracanazo”. Nella patita decisiva del mondiale 1950 l’Uruguay batte 2-1 il Brasile davanti a 200.000 tifosi verdeoro. Anche quest’anno la finale si giocherà qui al Maracanà, ma questa volta, a seguito delle ristrutturazioni, la capienza massima sarà di 78.000 spettatori. “O Dromo”, come è anche conosciuto, si è già preso una piccola rivincita, ospitando la vittoria per 3-0 del Brasile ai danni della Spagna nella finale  della scorsa Confederation Cup.

di Matteo Isidori

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