Le parole di Luciano Spalletti, tecnico della Roma, in conferenza stampa da Trigoria. Il mister toscano risponderà alle domande dei cronisti accorsi in sala prima della partenza per Reggio Emilia:
Quanto è importante la vittoria contro il Frosinone per il futuro?
“E’ importante per considerare che le prossime siano altre finali, è fondamentale ma ti rimane la tensione di dover vincere tutte le partite. Ti manda alla prossima successiva, già ci siamo”.
Conosce bene Di Francesco: come lo giudica e cosa teme?
“Ha fatto diventare più belli il nostro calcio. Lui, così come il lavoro di Fiorentina, Napoli, Empoli hanno alzato l’asticella del nostro calcio. La loro è una società organizzatissima, le partite che hanno vinto con le grandi sono sotto gli occhi di tutti. Era già allenatore da team manager, mi cambiava pure la formazione”.
Dzeko ha recuperato? Maicon ora può fare il titolare?
“Dobbiamo saper gestire queste situazioni, ne abbiamo diverse in questione. Dzeko non sarà della partita, ha una botta con travaso di sangue e sarebbe a rischio. Maicon ha il suo problemino, va gestito. Sono valutazioni che dobbiamo fare. Oggi si è aggiunto anche un dolore al gluteo di Totti e dobbiamo valutarla in questo momento qui, spero che stringa i denti ma ha dolore ed è uscito prima dell’allenamento”
Ha fatto quel ‘giochino’ che ci aveva detto con Dzeko?
“Ho lasciato un biglietto per uno a tutti i calciatori e gli ho detto di scrivere la formazione. Mi hanno scritto tutti schieramenti diversi, tutti hanno scelto 11 giocatori. Ora faccio quello che mi hanno detto loro, se mi scrivevano 18 nomi ne facevano giocare di più. Ora non se ne parli più. Il giochino non era solo con Dzeko, era con tutti. Ho chiesto a tutti di farmi vedere cosa avrebbero fatto al mio posto”.
E’ arrivato Perotti, il mercato è chiuso? E’ già pronto per giocare dal 1′ minuto?
“In questo momento qui ci può dare un contributo, sa interpretare più posizioni, mi fa piacere averlo a disposizione, così come Zukanovic. In base alle nostre situazioni ci fanno comodo perché sono duttili, dobbiamo saper interpetare varie cose. Il mercato è chiuso qui, non possiamo fare altro, sono contento della rosa completa”.
Per Spalletti è più importante il risultato o cercare la prestazione?
“Aggiungo che è importante lavorare in un certo modo in settimana per fornire la prestazione, la cosa fondamentale è avere la testa nel lavoro o nell’impegno, soprattutto in questo ambiente. Dobbiamo essere decisi e concentrati, non c’è possibilità nella Roma di abbinare qualcos’altro alla nostra vita. Con il lavoro e con la prestazione si arriva più distanti, è tutto collegato”.
Di Francesco ha fatto turnover. Lei che scelte può fare in tal senso? El Shaarawy può giocare ancora 90′?
“Ha fatto una buona prestazione e ha fatto gol. C’era il rischio se non faceva vedere le sue qualità all’Olimpico, di fronte a quei monumenti lì. Lui si può riusare, da qualche parte dobbiamo fare turnover obbligato. In questo caso sono scelte forzate. Lo preferisco sempre sull’esterno, ha facilità di corsa nel lungo tratto anche come copertura e si può ritrovare in avanti per i 60-70 metri che ha nelle gambe”.
C’è da reinventare un centravanti come nella prima era con Taddei? Contro il Frosinone hai visto qualcosa in meglio?
“Dobbiamo creare qualcosa di diverso, abbiamo comunque Sadiq che ha le qualità per essere prima punta, ha tecnica e sa sforare oltre la linea avversaria. Ha un estro di assoluta qualità, se lo metti nella situazione ideale trova la soluzione. Ha personalità e qualità da prima punta. Abbiamo altre soluzioni, ma proprio tutto non si può dire”.
La difesa è in emergenza: tornerà alla difesa a quattro o si confermerà a tre?
“Grosso modo è così, ma in queste lettura di non essere rigidi nel sistema sicuramente ci sono delle possibilità, lasciando libero Maicon se sarà a disposizione. Dobbiamo fare attenzione nel momento in cui non avremo la palla. Difesa praticamente a 3 e mezzo, ci sono tante squadre che lo sanno fare come la Fiorentina con Bernardeschi. Le scelte sono abbastanza obbligate, non abbondiamo di disponibilità”.
Il giochino di prima lo ha fatto perché qualcuno si è lamentato della formazione?
“No solo perché mi vengono dei dubbi. In quel caso lì Dzeko era arrabbiato per il suo momento e perché non riesce a far gol. Non è tranquillo. A fine primo tempo mi ero accertato coi medici e avevo capito che sentiva dolore per la botta. Se sapete qualcosa di più preciso ditemelo, le sentinelle sono scomparse, ma ho scovato un topino negli spogliatoi. Chissà che non lo pigli…”
Quale giocatore nel ruolo ‘sperimentale’ può essere una scelta sperimentale? Avete parlato delle liste Uefa?
“Nainggolan sa fare tutto bene, in qualunque ruolo. Lui e Pjanic vanno ad interpretare tutte e due le posizioni in ballo, o davanti alla difesa o alla linea trequarti, se lo fanno in maniera alternativa ancora meglio. De Rossi da dietro sa impostare, ha qualità nel farlo. Ci sono molte più qualità che difficoltà. Rudiger lo vedo in allenamento e spingendo si è liberato dalla tensione, sapere di avere la porta di dietro ha meno condizione mentale. Ha fatto 2-3 giocate e rientri di qualità, ha corsa e forza fisica, è una possibilità in più. Domani giocherà però centrale. Le liste già sono state fatte, ho scelto. Una sola particolarità era in base al rientro di Strootman, ci sarà un’uscita dal centrocampo”.
GGR