(G. Lengua) Il bacio con la compagna Thara, gli applausi dei tifosi, gli occhi attenti su di lui di Spalletti, Daniele De Rossi, Florenzi, l’ex Pizarro e Balzaretti, uomo di Sabatini, oltre allo sguardo vigile dello staff atletico e sanitario, rappresentato per l’occasione da Norman, Lippie e Del Vescovo. Sono questi i primi frame del nuovo inizio di carriera di Kevin Strootman. Quarantacinque minuti di partita dopo un lungo e buio tunnel durato 376 giorni: due operazioni, l’estenuante riabilitazione, i tanti mesi di intenso lavoro sul campo e sullo sfondo lo spettro della paura di non tornare mai più un calciatore. La strada da percorrere è ancora tanta, ma il passo più importante è stato fatto. Il primo tempo della Roma Primavera contro l’Avellino (6-0 per i giallorossi) era l’occasione perfetta per tornare a confrontarsi con il pallone, come pianificato grazie all’aiuto del Professor Mariani.
LA PARTITA Al fischio di inizio il passato è diventato solo un amaro ricordo e Kevin è tornato giocatore: si è sistemato davanti alla difesa, ha preso le chiavi del centrocampo e si è mosso con dinamismo per offrire linee di passaggio ai compagni. Pian piano ha preso confidenza, ha tentato qualche giocata e provato qualche inserimento, il tutto con un atteggiamento prudente in un contesto semplificato dal livello dell’avversario e dai ritmi piuttosto blandi. Quelle rare volte in cui l’Avellino si è affacciato nella trequarti giallorossa, l’olandese è andato a contrasto dosando la forza con giudizio. A coronamento di una giornata speciale, il gol arrivato al 12′ trasformando un calcio di rigore festeggiato sugli spalti e dai compagni in campo. «È stata un’incredibile sensazione, il ginocchio ha retto bene e adesso non vedo l’ora di tornare con la prima squadra. Basta con la Primavera», ha detto ai tifosi che lo aspettavano fuori i cancelli del Fulvio Bernardini.
FLORENZI E DIGNE OK A ritrovare il sorriso è anche Spalletti che ha potuto riabbracciare Florenzi, Dzeko e Digne in allenamento. I primi due hanno fatto progressi, mentre sul francese c’è ancora incertezza, il tecnico potrebbe preservarlo per i tanti impegni ravvicinati. De Rossi prosegue il lavoro personalizzato e difficilmente sarà a disposizione, mentre Pjanic è abile arruolato. Gerson è già tornato in Brasile: lunedì verrà presentato dal Fluminense.