(E. Menghi) Sembra davvero girata la fortuna. In un colpo solo, infatti, Spalletti ha ritrovato in gruppo Dzeko, Florenzi e a sorpresa pure Digne, che ad una settimana esatta dal ko in allenamento è tornato a lavorare con la squadra. Un rientro lampo che ha del miracoloso, visto che per una lesione muscolare serve solitamente il doppio del tempo. Il francese sarà probabilmente a disposizione già domani sera con la Sampdoria (preparata una maglia ad hoc con scritta celebrativa per il capodanno cinese), ciò non toglie che possa essere confermato Zukanovic a sinistra, con Rudiger e Manolas al centro e uno tra Florenzi e Maicon a destra. Il brasiliano ha giocato due gare ravvicinate e il rischio è di spremerlo troppo, perciò potrebbe rivedersi dal 1’ l’esterno di Vitinia, che offre la possibilità di continuare con la «difesa a tre e mezzo».
Spalletti ieri ha provato sia la linea a tre sia il 4-2-3-1, in entrambi i casi senza De Rossi, costretto ad un’altra seduta personalizzata per l’affaticamento al polpaccio. Oggi verrà valutato per capire se potrà andare almeno in panchina. Dzeko ha fatto solamente una parte del lavoro con il gruppo, per la rifinitura è previsto il reintegro totale e per domani una maglia da titolare. Alle sue spalle El Shaarawy, Perotti e Salah.
In mezzo al campo Pjanic e Keita, quest’ultimo severo con chi contesta la Roma: «Nemmeno i grandi calciatori giocano bene quando i tifosi fischiano. Quando le cose vanno male, la cosa più importante è aiutare i giocatori». Non remare contro, insomma. «Spalletti – ha continuato il maliano a Sky – può comunicarci le sue idee, ma poi in campo andiamo noi. Sono i calciatori che fanno l’allenatore».