Totti è argomento esplosivo a Roma. Il capitano non rientrerà fino a quando Spalletti non sarà riuscito a mettere in campo una squadra «corta» al punto giusto, al punto di potersi permettere lo scarso dinamismo del capitano.Totti che però avrebbe bisogno di minuti per tornare in forma. E allora se ne esce con il Palermo, domenica 21, molto più che con il Carpi: questo può essere l’obiettivo. «Tengo più io aTotti che voi — dice Spalletti —. Ma la carta d’identità non è più la stessa, bisogna stare attenti ai rischi che si corrono. Non c’è più Totti a prescindere, c’è un giocatore che va di pari passo con i risultati della squadra».
Un uomo che sta per (ri)diventare papà, i primi giorni di marzo farà ancora segno 3 con la mano. Sarà il numero dei figli, non quello dei 300 gol con la Roma, che stona un po’ a fronte del crollo del minutaggio: 213’ giocati in questa stagione, contro i 1602’ di 12 mesi fa. Magari una mano gliela daràPallotta. Perché il contratto in scadenza è argomento che il presidente affronterà di persona nel prossimo blitz romano, che non coinciderà (salvo cambi di programma) con la sfida al Real Madrid. La firma non sarà in bianco: Totti ha scartato questa strada, perché avrebbe significato mettere in difficoltà la proprietà. Vuole essere trattato ancora da calciatore, poi l’accordo economico non sarà un problema, anche a costo di ridursi l’ingaggio attuale di 3,4 milioni netti. Inseguendo il sogno del secondo scudetto con la Roma.
Fonte: Gazzetta dello Sport