Il gol contro la Sampdoria gli ha restituito serenità, magari questo aiuterà Florenzi a mettere da parte le solite incertezze sul ruolo e lo aiuterà anche a superare il record di gol con la Roma: è a 6 (5 in campionato e 1 in Champions), dovesse segnarne uno in più arriverebbe a quota 7, mai toccata da quando, quattro anni fa, è tornato a Trigoria dopo la felice esperienza a Crotone. Di quel ragazzo, che tra poco più di un mese compirà 25 anni, è rimasto poco, ed è anche logico così. È diventato uomo, da promessa si è trasformato in calciatore affermato, la Nazionale lo chiama, l’Europeo oggi sembra più sicuro di quanto fosse, due anni fa, il Mondiale con Prandelli, che alla fine non lo chiamò. Garcia gli ha cambiato ruolo, lo ha trasformato da centrocampista a punta esterna, con Spalletti ha giocato tra il centrocampo e l’attacco, non è mai partito titolare come terzino destro e questo fa pensare, considerando quello che si pensava di lui ad inizio stagione. Lo pensava – forse – Garcia, lo pensava sicuramente la società, che con quel paragone con Dani Alves gli ha fatto in realtà più male che bene.
Fonte: Gazzetta dello Sport