(F. Balzani) – Due gol in partitella per convincere Spalletti e cogliere (finalmente) l’attimo domani sera contro il Carpi o mercoledì contro il Real Madrid. Dzeko è pronto, almeno fisicamente, per tornare a giocare dal 1’ dopo il problema al polpaccio e la panchina con la Samp. Ieri il bosniaco ha siglato una doppietta in allenamento e mostrato progressi nei movimenti senza palla tanto da meritare i complimenti di Spalletti. Proprio contro il Carpi, nel 5-1 dell’andata, Dzeko rimediò la rottura parziale del legamento collaterale. Da quel momento in poi non ha più segnato su azione in campionato (l’unico e ultimo gol con la Juve il 30 agosto scorso) e preso una parabola discendente che nessuno si aspettava al momento del suo arrivo a Trigoria.
Domani saranno 80 i giorni di digiuno del bosniaco contando la rete inutile col Barcellona. Una marea per uno dalla media di 0,4 gol a partita (169 in 382). Un dato dimezzato da quando è a Roma: appena 5 reti in 25 gare. «Si deve sbloccare – lo sprona Balbo – Sta attraversando la fase negativa del bomber, è demoralizzato. Ma la strada peggiore è allontanarsi dalla porta come fa lui. Deve vivere nell’area, crederci. Basta una sola rete». All’ex-attaccante argentino – un altro dalla media mica male (171 gol in 392 match) – però sarebbe piaciuto altro: «Lo ammetto Higuain è mia la punta ideale, mi piace molto anche Icardi. Dzeko è forte, ma se potessi prenderei altro».
Non la pensa così Spalletti che appena sbarcato a Trigoria disse: «Se mi avessero chiesto che attaccante volevo avrei risposto Dzeko». Ora il bosniaco, diventato padre da una settimana, deve ricambiare la fiducia del tecnico e quella dei tifosi che anche contro la Samp lo hanno applaudito. Nelle ultime due gare però Spalletti si è affidato all’attacco leggero, composto da Perotti, El Shaarawy e Salah. Uno di loro dovrà fargli spazio e la scelta appare tutt’altro che facile. Possibile quindi che domani col Carpi Dzeko entri a gara in corso per poi essere titolare col Real, al quale ha già segnato con la maglia del City. Intanto a Trigoria non si fa in tempo a dire “abbondanza” che si ferma qualcuno. Ieri, infatti, Rüdiger ha rimediato un contusione al piede destro ed è dubbio per domani così come De Rossi che ha svolto ancora differenziato e probabilmente sarà preservato per la Champions. Se il tedesco non dovesse farcela a Spalletti resterebbero solo Manolas e Zukanovic considerato l’infortunio di Gyomber e il periodo no di Castan. Personalizzato anche per Totti che difficilmente sarà tra i convocati.