Il giorno dopo la vittoria sul Carpi, Mohamed Salah ha affidato la sua gioia ai profili dei social network. In modo composto, però, senza voler strafare anche perchè c’è un po’ di ansia perquell’affaticamento muscolare alla coscia sinistra che lo tiene in dubbio per il Real Madrid, la squadra dei suoi sogni. Salah ieri ha svolto solo fisioterapia e massaggi, oggi effettuerà gli esami clinici del caso per capire se c’è un danno o meno. A Trigoria restano fiduciosi, perché Mohamed a Modena si è fermato prima di sentire dolore, la classica «puncicata», chiedendo il cambio appena ha sentito l’affaticamento muscolare.
Della sfida con il Real aveva già parlato a Natale. «Secondo me possiamo farcela — disse l’egiziano al sito del club — Ho sempre sognato di giocare contro il Real Madrid. Tutti conoscono che squadra è, ma noi dobbiamo fare la nostra partita: restare concentrati per poter lottare sul campo e giocare bene. Si può fare». Del resto, il Real Madrid è anche la squadra che l’avrebbe potuto vedere protagonista. Già, perché Mourinho si invaghì di Momo vedendolo giocare con il Basilea contro il Chelsea, nel 2013. Lì, ai Blues, Mourinho tornò in estate, chiedendo proprio il suo acquisto. Fosse rimasto al Real Madrid, probabilmente il portoghese se lo sarebbe portato anche lì.
Decisivo con Sassuolo e Carpi, importante con la Sampdoria, l’attaccante egiziano sembra aver ritrovato lo smalto dei giorni migliori, quelli di inizio stagione, quando con 5 gol aveva avuto un impatto secondo solo a Batistuta tra i neoacquisti giallorossi. I suoi numeri restano comunque positivi, anche con quel passaggio a vuoto successivo all’infortunio alla caviglia nel derby dello scorso novembre: 1,67 occasioni create a partita (contro 0,97 di media del ruolo), 2 dribbling riusciti(contro lo 0,92), una percentuale realizzativa del 22% (10% quella media del ruolo in A) e ben2,24 sponde a gara (1,19 la media). Insomma, Mohamed quando ha spazio e può andare è sempre pericoloso perché ti punta, ti salta e non lo prendi più.