“Poiche’ e’ stato fatto, a curva assente, un bel questionario allo stadio, ora ne facciamo uno noi. Lo ha preparato Alvise, il nipote di Attilio Mattei, detto ‘Bibbitone’, calciatore della Roma dal 1927 al 1933. Invito tutti a farlo e a condividerlo. Poi faremo avere i risultati a chi di dovere”. A dare notizia del nuovo sondaggio, ‘Romanisti allo stadio’, dedicato ai supporters giallorossi e’ l’avvocato Lorenzo Contucci, che contattato dall’Agenzia Dire ha spiegato: “Un paio di mesi fa l’AS Roma, in collaborazione con il Coni, ha distribuito allo Stadio Olimpico un questionario sulle nuove misure di sicurezza a circa 2mila tifosi in un momento, pero’, in cui la Curva Sud era assente per protesta. Almeno 5-6mila persone, su 7.500 che ne contiene la curva, non hanno quindi partecipato al sondaggio. È questo il motivo per cui oggi ne lanciamo uno nuovo”. Per quanto riguarda il primo sondaggio, racconta l’avvocato, tra “buona parte dei tifosi della Roma c’e’ stata la percezione che si trattasse di un’indagine incompleta. E se manca la Curva Sud, ovviamente, manca una parte importante dello Stadio. Le domande inoltre sembravano non cogliere il centro del problema”. Nel nuovo sondaggio, che e’ online ed e’ diffuso tramite i social network, ci sono invece domande che riguardano “principalmente in che modo si frequenta lo stadio- spiega Contucci- se ci si va una volta, piu’ volte o se non lo si frequenta affatto. Una volta che sara’ completo, quindi, verranno resi pubblici i dati sul perche’ la gente non va nelle curve dello Stadio Olimpico”. I due sondaggi, insomma, hanno motivazioni diverse? “Nel vecchio c’erano alcune domande in ordine alla percezione delle nuove misure di sicurezza- risponde l’avvocato Contucci all’Agenzia Dire- in questo ci sono domande anche sulle nuove misure di sicurezza. Un esempio? Si chiede ai tifosi che non vanno piu’ allo stadio se e’ per via della Roma che gioca male oppure per le barriere e i controlli”. Tornando al primo sondaggio, secondo Contucci “non coglie il punto del problema- tiene a sottolineare- perche’ e’ stato fatto in Monte Mario e in Tribuna Tevere, dove il problema della barriera non esiste”. A chi presenterete i risultati dell’indagine, una volta conclusa? “Presentarli alla Questura- risponde l’avvocato- e’ totalmente inutile. Questo, piu’ che altro, e’ un sondaggio che vuole fare riflettere l’AS Roma e il Coni sul perche’ i tifosi non vanno piu’ allo stadio”. Ma soprattutto, aggiunge Contucci, dalla societa’ giallorossa e dal Comitato olimpico nazionale “vorremmo capire quale tipo di pubblico vogliono sposare: i 50mila di Roma-Real Madrid, che vanno allo stadio una volta l’anno e che domenica prossima non ci saranno, oppure i tifosi che lo frequentano abitualmente, andando a vedere anche una partita contro lo Spezia”. In base al numero dei partecipanti, secondo l’avvocato il risultato del sondaggio dovrebbe essere “tenuto in considerazione- sottolinea ancora- perche’ si parla di tifosi che vanno allo stadio e spesso in un determinato settore”. Ma secondo lei l’indagine potra’ essere attendibile? “Per quello che puo’ valere il primo sondaggio dell’AS Roma, sottoposto a circa 2mila persone- ha risposto infine l’avvocato Contucci all’Agenzia Dire- certamente potra’ esserlo anche questo, somministrato a 5-6mila attraverso i social network”.