(M. Pinci) – Chi si fosse illuso che la vittoria sul Chievo bastasse a distogliere l’attenzione dalla querelle De Rossi, aveva fatto male i propri calcoli. Il giorno dopo il battesimo al nuovo anno con due gol utili alla Roma per iniziare con il sorriso il 2012, Francesco Totti torna sul tema che, dal primo giorno di gennaio, infiamma le aspettative dei supporters della Roma.
“DE ROSSI VUOLE RESTARE” – Poche parole, per sfruttare la scia positiva di un successo anche dove le luci del campo non arrivano: “Da quello che so Daniele vuole restare alla Roma”. Così Totti, dall’hotel Hilton Airport di Fiumicino, raggiunto per non mancare al raduno organizzato dalla Figc tra dirigenti, capitani, allenatori e arbitri di serie A, raccoglie pensieri e convinzioni sul futuro di De Rossi. Impossibile sapere se la sua sia una certezza dettata da una confessione del compagno di squadra, oppure se il capitano tradisca pubblicamente la speranza di non dover salutare il proprio erede al trono. Una cosa è certa: l’elemento su cui il numero dieci del club giallorosso fonda ogni aspettativa, è lo stesso che ha trattenuto lui stesso per tutta la vita nella sua città. “E’ un grande tifoso di questa squadra”, assicura parlando di De Rossi. Senza dimenticare però che a sei mesi dalla scadenza, manca ancora la parola fine a una situazione tutt’altro che definita: “E la decisione spetta a lui”. Intanto, forse, meglio godersi il filotto di tre vittorie in serie. E, soprattutto, il ritorno al gol con una doppietta utile a superare il Chievo: “È importante per me e per la Roma essermi sbloccato”, sorride Totti pronto a cancellare anche i brutti ricordi sulle tensioni con Luis Enrique: “Con lui c’è sempre stato feeling, mancavano solo i risultati”. Meglio così, allora.
PARTITA APERTA – Presente all’evento insieme all’amministratore delegato Fenucci, anche Franco Baldini, preoccupato più di garantire la tranquillità del capitano (“Portate via Francesco, ai giornalisti date in pasto Fenucci”, il sorriso del dg), che dal rinnovo di De Rossi. Lui, in fondo, sul tema è già stato chiaro nelle ultime ore: “È una partita aperta – aveva detto Baldini in un’intervista serale a Rai Sport – e questo vuol dire che se ne sta parlando. Come ogni trattativa ha i suoi tempi e ognuno cerca di rappresentare il meglio per la propria parte. Vorrei poter dire qualcosa di positivo ai tifosi su De Rossi, ma prima di dirle le cose vorrei farle”. Un messaggio che qualche sorriso lo ha strappato anche ai più pessimisti. Persino a chi lo era diventato ascoltando i pensieri del diretto interessato subito dopo la vittoria sul Chievo. “Ho le idee sempre più chiare, ma non ne parlo. A Roma una parola di più scatenerebbe quello che non voglio scatenare”, aveva detto lasciando il prato dell’Olimpico. Un gesto che – da Totti a Baldini – a Roma sono certi continuerà a ripetere anche in futuro. La chiave, semmai, potrebbe essere un rinnovo con clausola relativamente accessibile per eventuali acquirenti: una sorta di exit strategy nel caso in cui la Roma di domani non fosse quella che lui spera.