(F. Balzani) Il problema più grande è stato risolto: la Roma grazie a Spalletti ha ritrovato gioco, risultati ed entusiasmo. Ha pagato quindi la scelta (di esonerare Garcia e richiamare il tecnico toscano) presa di forza da Pallotta che stamattina alle 10 sbarcherà col suo jet a Ciampino due mesi e mezzo dal suo ultimo viaggio italiano (il 2 dicembre). Ottantanove giorni in cui sono cambiate (in bene) tante cose, ma ce ne sono altre che solo il presidente potrà sbloccare. L’appuntamento sottolineato in rosso è quello con Totti. «Quando sarò a Roma incontrerò Francesco», ha ripetuto l’americano negli ultimi giorni.
Il capitano lo aspetta per ripetergli quanto già detto a dicembre (ovvero che vuole continuare a giocare almeno un’altra stagione) e spiegargli il senso dell’intervista rilasciata alla Rai una settimana fa. Favorevole al rinnovo è anche la Nike visti i dati di vendita delle maglie di Totti (primo indiscusso della rosa) e l’appetibilità commerciale delle tournée internazionali derivante dalla presenza del numero 10. Anche per questo Pallotta sta studiando una exit strategy per accontentare Totti e arginare le critiche di parte della tifoseria. In caso di rottura potrebbe saltare l’accordo per il futuro da dirigente del capitano. Spalletti non si opporrà, ma ribadirà quanto detto questi giorni: «Francesco sarà trattato come gli altri». Probabile che ci si rincontri tra due mesi per valutare anche le condizioni fisiche del giocatore.
L’altro appuntamento che finirà sotto i riflettori sarà quello con Sabatini. Il ds ha dato segnali di malcontento (a dire il vero parzialmente rientrati nelle ultime ore) e Pallotta vuole capire se dovrà guardarsi intorno per sostituirlo subito o se poter contare ancora su di lui fino alla scadenza del contratto (2017). Più difficile sarà sbloccare una volta per tutte la questione stadio visto che a quasi 5 anni dall’insediamento americano c’è ancora da consegnare in Regione il progetto definitivo. In programma anche riunioni con Colette (il nuovo Chief Marketing Officer) per il main sponsor che manca dal 2012 e che potrebbe arrivare dalla Cina e l’incontro con Bruno Conti. Marazico è in scadenza di contratto e gli sarà proposto un ruolo diverso: non più responsabile del settore giovanile, ma capo degli osservatori. Infine la visita a Trigoria dove Pallotta manca da un anno esatto e un possibile nuovo summit con le istituzioni per risolvere il problema tifosi (ieri un sondaggio confermava che il calo delle presenze è dovuto a «presenza di barriere» e «mancanza della Curva»). Pallotta, invece, sarà in tribuna venerdì contro la Fiorentina e volerà lunedì con la squadra alla volta di Madrid per il ritorno degli ottavi col Real. Da lì riprenderà il volo per Boston (forse) con qualche certezza in più.