(S. Carina) Il segreto, forse, è tutto qui: «Noi tentiamo di giocare a calcio e se possibile di divertire e divertirci, quando si fanno questi risultati tutto diventa più gustoso». Basta poco a Spalletti per raccontare la metamorfosi della sua Roma. Settimo successo consecutivo e la consapevolezza, sommata alla leggerezza, di poter dire ancora molto in campionato. Ora la Fiorentina è a -3 e il Napoli, aspettando il Chievo, dista soltanto 2 punti. Ma Lucio non cade nel tranello: «Ora piedi per terra e si va avanti». Giovedì era stato profetico parlando di capolavoro: «La squadra ha fatto una grande partita perché ha fatto la cosa più difficile cioè togliere il palleggio alla Fiorentina che ha grandissima qualità. Non gli abbiamo fatto trovare le posizioni che conoscono. Difficilmente avremmo potuto fare meglio di così». La formula senza centravanti continua a convincere: «È evidente che la squadra abbia degli equilibri se si parte, se si pressa si può giocare con chiunque – spiega – Ora questi ragazzi si riconoscono con queste posizioni e il centrocampo folto ci permette di avere il pallino in mano».
La sensazione è che giocare con il centrocampo a rombo, continui a rappresentare l’assetto migliore per la squadra, valorizzando l’apporto di Keita in regia: «Sono d’accordo su Seydou perché lui ha tolto la verticalizzazione dai mediani a Kalinic. È l’unico che conosce a memoria quel ruolo e poi palla al piede fa quello che vuole». Un altro che non ha problemi, è Totti (che risponderà «no comment» a chi gli chiederà dell’incontro con Pallotta). Lucio si illumina: «Io lo vedo tutti i giorni in allenamento, è più emozionante per la gente. Ha fatto un bell’effetto comunque, visto che il pubblico partecipa di più quando lo metti dentro e la squadra ne trae dei vantaggi». Ora, la mission impossible a Madrid: «Avessimo avuto più fortuna prima…». E sul futuro di Conti: «Lo amo».
JIM CI CREDE – Chi invece dimostra di credere all’impresa in Champions è Pallotta (che dopo la gara è andato in un ristorante a Ponte Milvio): «All’andata la squadra si è espressa bene nonostante alcune chiamate dubbie da parte dell’arbitro. Siamo stati sfortunati. Possiamo fare bene al ritorno, abbiamo fatto 4 gol ai viola e non vedo perché non potremmo farne qualcuno a Madrid». Plaude Spalletti: «Sta facendo molto bene, ma non da oggi. Siamo diventati una squadra che gioca insieme in maniera compatta. Luciano sta facendo un lavoro straordinario».