(F. Ferrazza) – Centrocampista a tutto campo, interditore, regista, trequartista o mezza punta, poco importa. Il rendimento di Pjanic comincia a essere una certezza per la Roma. La travolgente vittoria con la Fiorentina ne è la conferma:Miralem è stato uno degli assoluti protagonisti della serata, con due assist deliziosi, e palloni su palloni giocati, forza di una squadra che ha conquistato il terzo posto in solitaria, con l’ambizione, a questo punto, di puntare il Napolisecondo. In una squadra che sulle ali egiziane sta poggiando la sua rinascita, il bosniaco può vantare numeri importanti, che lo renderanno nel prossimo mercato un bocconcino prelibato per i grandi club europei. Undici gol e dieci assist, in questa stagione, tra campionato e Champions, tanto per dare qualche numero. In scadenza nel giugno del 2018, il Piccolo Principe, come lo ha soprannominato Totti, è uno dei pupilli di Pallotta, che vorrebbe rinnovargli a breve il contratto. «Mi sono affezionato a questa città — le parole del giocatore a Roma Radio — e voglio crescere e vincere qualcosa con questa maglia. Spalletti? È un allenatore tosto, che ci sta sempre dietro. Ci si può parlare di tutto e ci protegge se facciamo quello che ci dice lui».
Se Pallotta vuole tenersi stretto Pjanic, è invece ancora da capire quale sarà l’epilogo della questioneTotti. «È Francesco che deve pensarci — rivela il presidente giallorosso — ho passato molto tempo con lui questa settimana. Francesco deve pensare a cosa vuole fare. Tutti fanno congetture sul suo futuro, ma è solo lui che deve prendere una decisione». Chi resterà è El Shaarawy, insieme a Salahla forza motrice della squadra. La Roma ha infatti un diritto di riscatto intorno ai tredici milioni di euro nei confronti del Milan che dovrà esercitare entro il 15 giugno. Quando il ragazzo starà, con molta probabilità, agli Europei.