(F. Ferrazza) L’ottava vittoria della Roma di Spalletti verrà ricordata come quella del riscatto di Edin Dzeko. I cinque giorni del post Madrid sono stati vissuti dal centravanti tra le critiche della stampa e quelle dei tifosi, per quel gol clamoroso sbagliato al Bernabeu, goccia capace di far traboccare il vaso di una stagione complicata. Ma i giallorossi battono l’Udinese (1-2) e la partita è proprio il numero nove a sbloccarla. «Nelle ultime tre gare da titolare ho segnato quattro gol- gonfia il petto il bosniaco- si può sempre migliorare, certo, ma l’importante è che la squadra vinca e io non do retta a quello che si dice di me. Sono contento per il mio gol. I tifosi sempre stati dalla mia parte e dovevo per forza ripagarli segnando. Storicamente negli ultimi mesi della stagione ho fatto sempre bene, anche in altre squadra. Il mio futuro è a Roma. Ringrazio Spalletti che, dopo il Real, mi ha ridato la possibilità di giocare, e, vista la buona prestazione, il mister non ha sbagliato a fidarsi di me».
Ascolta le parole di Dzeko, il tecnico toscano, e rilancia. «E allora una maglia gliela si ridà », per uno slang tipico di Luciano, capace di provocare e caricare i suoi giocatori anche sfruttando le conferenze stampa. «Ma oggi vengo in pace- anticipa l’allenatore giallorosso, soddisfatto per la prestazione dei suoi- Edin ha reagito bene. Lui è capace di questo ed altro. La squadra ha fatto una grandissima partita, oggi non partecipo alle critiche. A questi ragazzi va ridata la posizione corretta su quel che vuol dire vivere in un club così importante, in una città così importante. Se pensano a quello, tutto viene di conseguenza. Il nostro obiettivo finale? Una posizione alta in classifica, perché vogliamo giocare in Champions e sarebbe un grande risultato. Dobbiamo mettere pressione al Napoli».
Spalletti ha applaudito il settore ospiti, riempito da quattromila tifosi della Roma, dopo essersi lasciato andare anche alla splendida rete di Florenzi. «Sono tre punti benedetti- l’euforia del centrocampista- abbiamo fatto tutto quello che c’era da fare, anche se nella ripresa abbiamo sofferto troppo. Il mio gol è stato frutto di una giocata provata. Ho pensato che se avessi tirato avrei preso il difensore, allora ho stoppato e poi tirato». Protagonista con il suo ingresso in campo Pjanic: con quello di ieri, è diventato l’unico calciatore della serie A ad aver realizzato almeno dieci assist nelle ultime due stagioni. E mancano ancora nove partite alla fine del campionato. A cominciare da quella contro l’Inter, di sabato sera. Tornerà in campo De Rossi, ieri solamente in panchina, così come riprenderà una maglia da titolare proprio Pjanic.