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IL MESSAGGERO Lucio, punti e applausi. Lo scatto è da record

Spalletti
Spalletti

(U. Trani) – In 44 giorni Spalletti si è ripreso la Roma. E ha conquistato l’Italia, perché nessuna formazione del nostro campionato ha avuto la forza di tenere il ritmo dei giallorossi. Nemmeno la Juvecapolista che, nelle ultime 8 gare, ha raccolto 2 punti in meno. Il 30 gennaio, gara interna contro il Frosinone, l’inizio della striscia che ha fatto la differenza in classifica. Il 3˚ posto, in solitudine, è stato certificato con il 7˚ successo di fila nello spareggio Champions contro la Fiorentina, staccata poi con l’8˚ di domenica pomeriggio a Udine. Lo scatto nell’ultimo turno potrebbe risultare decisivo: più 5 sulle quarte a 9 gare dal traguardo. Numeri che accompagnano le prestazioni di squadra e dei singoli. Gioco, equilibrio, sostanza, efficacia, identità e corsa: il coro non stona. E i singoli si esaltano con gol e assist. Il lavoro del tecnico sta insomma incidendo sul rendimento del gruppo. Che è cresciuto pure nella condizione fisica. Finora solo 2 i giorni di riposo.

RECORD PERSONALE Il ritorno di Spalletti a Trigoria, il 13 gennaio, ha rigenerato la Roma.E’ bastato seguirlo. Ha fatto da apripista e i giocatori si sono buttati dietro a lui. Che, con i 25 punti in 10 gare, ha dato il meglio di sè. Mai, nella sua carriera, era riuscito a partire così bene, con l’80 per cento dei successi e lasciando solo 5 punti dei 30 disponibili (l’en plein, qui, è riuscito proprio a Garcia). Nel 2010, con lo Zenit, si fermò a 24 punti. Nella sua prima annata in giallorosso, invece, arrivò solo a 15, toccando il massimo nel 2007 con 21. L’onda del 2016 è dunque travolgente, considerando anche che Lucio è entrato in scena a metà torneo.

SALTO IN ALTO La Roma, esonerato Rudi, vola, andando più veloce di 1 anno fa. Basta guardare la classifica, dopo 29 giornate. 59 punti oggi, 56 la stagione scorsa. La vetta è addirittura più vicina. A meno 8 e non più a meno 14. Perché la Juve, in testa con 67 punti, ha rallentato: era, nel campionato passato, già a quota 70. L’unica differenza è nella posizione: i giallorossi resistevano ancora al 2˚ posto, anche se poi, al 30˚ turno, subirono il momentaneo sorpasso della Lazio. Il Napoli ha ancora 5 punti di vantaggio, ma sarà all’Olimpico lunedì 25 aprile: scontro diretto, con in palio il secondo posto per l’accesso diretto alla prossima Champions.

TREND POSITIVO L’attacco, 61 reti, da 2 gare è di nuovo il migliore della serie A. La media gol, 2,5 a partita, rappresenta il dato più significativo. Ma non fine a se stesso: perché 24 reti su 25 segnate in 10 partite sono arrivate su azione manovrata e con 9 giocatori diversi. La Roma quindi si comporta da squadra proprio seguendo il percorso indicato, nell’addestramento quotidiano, dall’allenatore. Dopo 2 mesi, il gruppo sa che cosa fare in campo. Il marchio di Lucio è riconoscibile e affidabile, a prescindere dal sistema di gioco utilizzato. Fin qui ne ha provati almeno 4: 3-4-2-1, 4-1-4-1, 4-3-1-2 e 4-2-3-1. Ha cambiato sia in partenza che in corsa, più guardando alle caratteristiche dei giocatori a disposizione (ne ha già coinvolti 24, anche se ultimamente la rotazione ha interessato 14-15 calciatori) che all’assetto della formazione da affrontare. Le opzioni con il centravanti o con 2 esterni d’attacco hanno dato più o meno gli stessi risultati. La difesa a 3, usata nelle prime gare della nuova avventura, sembra invece la soluzione di scorta.

ROSA RIQUALIFICATA I progressi sono anche individuali. Perché Spalletti ha inciso anche sul rendimento di alcuni interpreti, vecchi e nuovi che siano. Keita è diventato il regista di riferimento, Salah ha ritrovato la condizione migliore, Pjanic è tornato decisivo, El Shaarwy ha ripreso a segnare, Perotti ha già fatto meglio qui che al Genoa, Florenzi ha ripreso quota da terzino, Nainggolan è migliorato tatticamente e Dzeko si è sbloccato. La difesa, come reparto, è sicuramente meno vulnerabile. In campionato non ha mai preso più di 1 gol (solo il Real, in Champions, ha fatto 2 reti a Szczesny) e in 2 gare è rimasta imbattuta.

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