(S. Carina) «Essere un egiziano arrivato nel calcio che conta, significa che niente è impossibile». Provate a dargli torto. Le 8 vittorie consecutive della Roma fanno rima con i 6 gol di Salah nelle 10 gare in campionato del nuovo corso spallettiano. Un bottino impreziosito dai 4 assist e dal fatto che tolto il successo sul Frosinone, le reti e i passaggi vincenti dell’attaccante sono arrivati negli ultimi 7 successi. Un’escalation iniziata dopo le prime 2-3 partite dove sembrava avesse difficoltà a capire i dettami di Lucio. Poi l’esplosione con tanto di complimenti pubblici ricevuti da parte del tecnico. Che ha però tenuto ad elogiare (nel famoso video raffigurante la rincorsa di un avversario per 50 metri sul 4-0 col Palermo dopo aver segnato una doppietta) non tanto lo score del ragazzo quanto lo spirito di sacrificio.
TRIANGOLO ESTIVO Complici sia l’infortunio nel derby che l’involuzione della squadra, Momo l’ultima rete, prima dell’approdo di Spalletti, l’aveva segnata il 25 ottobre a Firenze. Una città che visto il voltafaccia estivo non lo ama particolarmente. Perché Salah è stato il caso dell’estate. Un triangolo pericoloso che ha avuto il suo terzo vertice nell’Inter. Sì, proprio nei nerazzurri che sabato la Roma affronterà all’Olimpico. Inizialmente la querelle che deve ancora trovare soluzione davanti alla Fifa (forse ad aprile), cominciò col monito su twitter del 5 luglio da parte del consigliere della Fiorentina Panerai, nei confronti dell’Inter che sembrava sul punto di prenderlo. Parole dure che terminavano con l’augurio che il presidente Malagò intervenisse sul mancato rispetto dei contratti firmati (riferimento alla famosa carta privata, rimasta poi motivo del contendere pure con laRoma) e con l’auspicio di una retrocessione in B per violazione del fair play finanziario. Nell’imbarazzo generale, dopo qualche ora la Fiorentina si dissociò parlando di “iniziativa personale” ma l’Inter reagì stizzita con un comunicato. I nerazzurri dovettero desistere anche perché l’intenzione era prendere il giocatore dai viola anziché dal Chelsea per non occupare il posto da extracomunitario (avendo già prenotato Jovetic). Abile la Roma ad approfittarne e a portarlo a casa. Ora Momo incrocia Mancini che lo chiamò ripetutamente per convincerlo a trasferirsi a Milano. All’Inter ha già segnato, ma con la maglia viola. Il 1˚ marzo 2015: la Fiorentina esce da San Siro in 9 uomini ma con i 3 punti. Il gol risolutivo, nemmeno a dirlo, è di Salah. Ci riproverà sabato.