(G. Baldinacci) – Mancano due giorni al derby, anche la Lazio comincia a respirare l’aria della stracittadina contro la Roma in scena domenica allo stadio Olimpico. Una sfida per salvare la faccia dopo la deludente stagione biancoceleste, ma non soltanto. Perché Cataldi ci crede, e se non fosse tutto perduto? «Sappiamo che il derby sarà una battaglia, come tutte le partite. Cerchiamo di giocarci una chance per qualificarci in Europa League, perché la matematica ancora non ci condanna – spiega il centrocampista presente nella tappa romana della Junior Tim Cup nell’oratorio della chiesa di Santa Maria Madre del Redentore nel quartiere di Tor Bella Monaca – Non è facile dire cosa sia andato storto quest’anno. Purtroppo abbiamo fatto una stagione deludente, nonostante la Lazio sia una buona squadra». Per questo il giovane romano fa una promessa ai tifosi laziali: «Vogliamo regalare loro vittorie, ci proveremo fino alla fine, meritano almeno un grande impegno».
In mattinata anche l’ex capitano Stefano Mauri, ambasciatore della Lazio per l’iniziativa «Dalla scuola allo stadio, il modo giusto per sostenere lo sport» all’istituto Nelson Mandela di Roma, aveva colto nel segno: «Stavolta dobbiamo metterci qualcosa in più, perché i tifosi ci tengono tanto. Il derby è una partita unica e tanto sentita. Bisogna viverlo per poter capire, a Roma si aspetta dall’estate, si gioca per una città intera». La stracittadina più bella per il brianzolo? «Quella del 26 maggio 2013, alzare la Coppa Italia da capitano è stata un’emozione indescrivibile». Intanto Matri si rammarica, anche in questo derby non ci saranno i tifosi a regalare spettacolo nelle curve: «Peccato non vedere l’Olimpico pieno, sono capitato in una stagione sfortunata».