Tra gli argomenti che riescono a far perdere la serenità a Luciano Spalletti c’è sicuramente il futuro. Il tecnico non vuole che il domani tolga concentrazione all’oggi, specialmente nella settimana del derby. Lo ha ribadito ieri, prima di una gara che per la Roma ha un valore che va oltre la supremazia cittadina, consolidata dai 18 punti di differenza in classifica, perché una vittoria rafforzerebbe il terzo posto che significa accesso ai preliminari di Champions League.
Nel mirino Radja Nainggolan, dopo quell’intervista al Tempo, in cui haa ffermato che se lo contattassero Barcellona o Chelsea ci parlerebbe eccome: «I giocatori sanno bene che possono stare tranquilli. Non disperdano energie in questo senso, perché da qui alla fine devono dare il massimo per la Roma: chi vorrà andare a giugno potrà farlo senza problemi. Anzi, saremo noi a scegliere qualcuno da mandare via perché questi sono i ruoli. Chi ha obiettivi importanti, però, deve rendere da calciatore importante, perché bisogna dimostrare di essere bravi. Poi ci sono i costi del mercato e si arriva all’obiettivo comune: avere gente che lotta per raggiungere i risultati. Sono sicuro che non se ne parlerà più: si è sempre giocato a pallone con o senza quel calciatore, con o senza soldi. Se dice così è il primo ad ammettere che ha fatto poco e che deve fare meglio. Bisogna mettere qualcosa in più sul piatto, pedalare di più».
Fonte: corriere della sera