(D.Luciani) – La Roma fa, la Roma disfa, la Roma trionfa. Il derby è tutto giallorosso, 4-1 alla Lazio in una partita dominata dagli uomini di Spalletti. Tra il gol al 15′ di El Shaarawy e il raddoppio di Dzeko al 63′, i giallorossi sprecano una quantità industriale di azioni da gol pericolose – tra cui un palo di Pjanic – e dopo il timbro del centravanti bosniaco, subentrato tre minuti prima, lascia troppa iniziativa alla Lazio. Tre disattenzioni consecutive su calcio d’angolo portano i biancocelesti prima a timbrare il palo con Hoedt, poi la traversa con Parolo e infine a trovare il gol che riapre momentaneamente il match con lo stesso centrocampista azzurro. Clamorosa l’uscita a vuoto di Szczesny sul cross di Keita Balde che permette a Klose di servire Parolo per l’1-2 al 75′. E Felipe Anderson un minuto più tardi non riesce a dare forza ad un tap-in ravvicinato ancora su mischia da corner.
La resa di Nainggolan, dopo il colpo subito da Hoedt nell’azione che ha portato al 2-0, spegne l’aggressività romanista: il belga, insieme a Digne, è il migliore in campo. Pressing asfissiante ora su Parolo ora su Biglia, ribaltamento costante delle azioni e tanti scatti negli spazi aperti da Perotti sulla trequarti. Nota di merito importante per Digne, autore dell’assist del vantaggio iniziale e di una splendida prestazione in entrambe le fasi.
Passato lo spavento, negli ultimi dieci minuti la Roma dilaga grazie alla qualità dei suoi interpreti: angolo regalato da Bisevac al 82′, pallone respinto al limite dell’area dove Florenzi trova la coordinazione e il destro vincente per il 3-1. E’ il riscatto dell’esterno che con la fascia da capitano al braccio paga le due partite giocate con l’Italia. Una prestazione insufficiente in cui incastona la perla decisiva per evitare dieci minuti finali di fuoco. Pioli si gioca il tutto per tutto con Djordjevic al fianco di Klose ma è Perotti a trovare il gol del poker sradicando un pallone a Parolo e spedendolo in fondo al sacco con un sinistro dal limite dell’area. Ottima partita dell’argentino, imprendibile tra le linee per Bisevac-Hoedt (quest’ultimo espulso per due bruttissime entrate su Nainggolan e Florenzi) e puntuale nella costante copertura su Biglia.